Un anno insieme alle Cellule Coscioni

Il mio ruolo in Associazione Luca Coscioni si lega a doppio filo a un’esigenza concreta, quella di utilizzare l’enorme potenziale scaturito dal movimento referendario: il moltiplicarsi di attivisti riuniti in gruppi, le cosiddette “cellule” Coscioni. Proprio come le cellule del corpo umano, le Cellule Coscioni nascono e si aggregano portando le iniziative dell’associazione sul loro territorio – e questo non è un fatto di per sé nuovo. Negli ultimi anni era però sorto il bisogno di potenziare e di dotare di nuovi servizi queste articolazioni del corpo coscioni –  dal corpo delle persone al cuore della politica.

Il 2024 è stato un anno particolarmente fruttuoso sotto questo punto di vista, in cui, dopo la prima “annusata” reciproca del 2023 in fatto di affinità e differenze territoriali, le cellule hanno scelto di uniformarsi, tutte – cellule vecchie, cellule nuove, cellule esperte e meno esperte: e di darsi un metodo. 

Si è avviato così un lunghissimo processo interno, fatto di riunioni, scontri, opinioni, proposte, che ha portato alla nascita dello statuto delle cellule e del regolamento delle Cellule Coscioni, approvato nella sede degli Stati Cellulari – esperienza importantissima di cui ringraziare in primis Cristiana Zerosi e Francesca Montemagno. Grazie alla dotazione di questi nuovi strumenti sarà più semplice e intuitivo agire in materia di privacy, bilancio, diffusione di buone pratiche e raccolta di fondi. 

Ha avuto la luce inoltre L’archivio delle cellule – una sorta di grande magazzino online destinato agli attivisti, dove è possibile trovare formazioni nuove e passate, slides sulle quali studiare e rompersi il capo, informazioni su come richiedere il materiale, e un welcome kit destinato a ogni nuova cellula o nuovo coordinatore / coordinatrice.

Nel mese di Settembre 2024 la maggior parte delle Cellule Coscioni – a oggi 49 –  si sono riunite per la propria Assemblea Annuale, nella cui sede hanno approvato il proprio Statuto e Regolamento interno, eletto i propri coordinatori e i propri rappresentanti nel Consiglio Generale – che come sapete è un organo dirigente. Il fatto che le cellule esprimano un rappresentante al fine di ricoprire un incarico formale all’interno della dirigenza è un particolare assai rilevante, perché sottolinea quanto le Cellule Coscioni siano diventate fulcro dell’attività politica dell’associazione.

Non solo regole e burocrazia, ma anche formazione: nel 2024 sono proseguite infatti le formazioni webinar, da quelle più pratiche in materia di rendicontazione o utilizzo di strumenti per fare riunioni o  produrre grafiche, a quelle periodiche di aggiornamento con la dirigenza sulle principali battaglie dell’associazione.

In media ci siamo confrontati in riunioni da tutta Italia all’incirca ogni 15 giorni.
Insomma, da un insieme di cellule sparse, le aggregazioni territoriali di Associazione Luca Coscioni si sono rese un po’ più organismo: funzionando insieme, muovendosi insieme: è il caso di Liberi Subito, la campagna guidata da Matteo Mainardi, o è il caso della mobilitazione nazionale per il testamento biologico, che si rinnova ogni anno e ogni anno con successo porta nelle piazze agli italiani una campagna informativa che dovrebbe fare lo stato – ma che, ovviamente, non gli si è mai vista fare, o ancora di My Voice My Choice, l’Iniziativa dei Cittadini Europei coordinata in Italia da Alice Spaccini, che ha avuto straordinario successo e adesioni sia in termini di attività delle cellule che di riscontro di firme in piazza.

Queste poche parole ovviamente non tengono conto di quello che è il lavoro “ordinario” che le cellule fanno sul territorio. Questo lavoro quotidiano è fatto di sportelli di aiuto alla compilazione di DAT, di eventi di promozione e divulgazione in materia di aborto, GPA, fine vita e diritti delle persone con disabilità; di accessi agli atti, di banchetti di raccolta firme, di ospitate in eventi organizzati da ordini degli avvocati, associazioni, sindacati e durante le feste dell’unità – alle Feste dell’unità siamo particolarmente in voga.
In media le cellule coscioni sono state a trenta eventi al mese e hanno raggiunto circa milletrecento nuove persone al mese, quindicimila nuove persone l’anno. Il che significa enorme ricchezza per l’associazione in termini di contatti e visibilità.

Questo 2024 così denso getta le basi per un 2025 fatto sì di campagne nazionali, ma attivate sul piano territoriale, grazie alla rete di relazioni che ogni cellula ha con sindacati, associazioni e classe dirigente regionale e comunale: è il caso della nascente campagna nazionale in materia di Interruzione Volontaria di Gravidanza e appropriatezza portata avanti da Anna Pompili e Mirella Parachini, oppure all’iniziativa in materia di diritto alla salute nelle Carceri promossa da Marco Perduca. In questi casi e in molti altri ancora sarebbe impossibile portare avanti le iniziative, senza il prezioso e minuzioso lavoro che le cellule operano sul territorio interfacciandosi con i referenti locali.

Tutto questo non sarà possibile senza una formazione continua e aggiornata, momenti di incontro e una presenza ancor più capillare da parte della Giunta nei territori in cui le cellule operano. Questi, dunque, sono i desiderata per il 2025: solo fondendo le due expertise – nazionale e locale – riusciremo ad arrivare agli obiettivi che ci siamo posti.