Referendum: Marco Gentili risponde al Giornale

Gentile Massimiliano Parente,

Sono Marco Gentili, co Presidente dell’Associazione Luca Coscioni, le scrivo in merito da quanto lei pubblicato su Il Giornale del 26 agosto. Come può immaginare il successo della raccolta delle firme sul nostro referendum, per ampliare la libertà di autodeterminazione e fornire una base legale in caso si scelga l’eutanasia, è dovuto all’impegno e alla partecipazione di tanti cittadini, dalle più disparate idee politiche.

Non abbiamo mai voluto che qualche formazione politica si intesti meriti non propri, visto il silenzio, se non l’indifferenza, talvolta l’ostilità di tutte le formazioni politiche, ribadendo che per quanto riguarda le questioni eticamente divisive e i diritti civili, ciascuno debba prima di tutto fare i conti con la propria coscienza. Quello che noi auspichiamo con le nostre iniziative è l’ampliarsi della libertà di scelta, in primis da rivendicare singolarmente rispetto alle formazioni sociali di cui eventualmente si è membri, qualora si abbiano idee differenti.

Forse a volerne dare una connotazione ideologica, opposta all’etichetta evidenziata, è stato proprio chi condivide i contenuti del suo articolo, quasi auspicando un insuccesso, perché legato all’opposta parte politica.

Così non è, anzi mi sento di doverla ringraziare per la sua firma a sostegno del nostro Referendum, senza dimenticare alcune precisazioni, a partire dall’estendere tali ringraziamenti a Roberto Saviano, Francesco Guccini e Pierfrancesco Diliberto, Pif, fino al comune cittadino della piccola realtà di provincia, che ha speso un po’ del suo tempo e ha messo la faccia per apporre una firma. Glielo assicuro in prima persona, non avremmo raggiunto oltre 750000 firme se non avessimo avuto il convinto appoggio di tanti elettori non certo di sinistra, mi sarebbe però piaciuto che anche dal lato destro dello schieramento, dove non mancano intellettuali o semplicemente persone famose sui mass media, qualcuno appunto con un certo seguito, una certa fama, avesse condiviso con noi un minimo di impegno, perché no di pubblicità.

Invece le uniche voci che si sono levate hanno urlato forte e in maniera scomposta il loro dissenso, con argomentazioni talvolta quanto mai retrive, semplicemente allineandosi e facendo da gran cassa a tutti i vari movimenti cattolico integralisti. Voglio concludere ringraziando ancora una volta tutti coloro che dalla parte destra dello schieramento politico danno un segno di vita allorchè si parla di diritti civili, indispensabili in una visione liberale della società, sperando che tali voci siano sempre meno flebili.