Io Radicale mi candido con Insieme

A proposito di elezioni, quando manca meno di un mese al 4 marzo, l’Avanti decide di dedicarmi un ritratto. Ritratto ripreso anche dal Roma e dal Quotidiano del Sud di oggi . Lo voglio condividere con voi. Buona lettura!

C’è chi sventola forche e alimenta odio e chi prova a nutrire la sua fame di Stato di diritto, legalità costituzionale, Diritto, Diritti, Diritti Umani.
C’è chi pensa che il fine giustifichi i mezzi e chi è da sempre convinto che i mezzi prefigurino i fini.
C’è chi organizza ogni santo giorno la sua caccia alle streghe e chi di tanto in tanto rilegge gli Scritti dell’Esilio di Carlo Rosselli e l’Elogio della galera di Ernesto Rossi.
C’è chi si appassiona alle vicende del Presidente del Borgorosso e chi prova a nutrire la sua fame di diritto umano e civile alla conoscenza.
C’è chi ha fatto dell’impostura una maschera indelebile e chi ha provato a difendere l’ambiente e la terra in cui vive, con la concretezza di lotte e circostanziate denunce.
C’è chi pensa che la “Filosofia” in campagna elettorale non serva e chi di tanto in tanto ripensa a una frase di Durrenmat: “Ancora una volta voglio scandagliare scrupolosamente le possibilità che forse ancora restano alla giustizia”.

Ecco, forse stiamo arrivando alle ragioni per cui, dovendo scegliere una collocazione elettorale, ho chiesto ospitalità ai compagni socialisti e verdi, ai compagni di Insieme.
Sono cresciuto alla palestra di un uomo che è stato un gigante nella politica di questo paese: Marco Pannella. Nel 2006 eravamo Insieme, noi “pazzi malinconici”, con la Rosa nel Pugno e con i nostri venti punti di Fiuggi.
Ripenso spesso, in queste ore di lotta e di passione, a un blitz realizzato l’11 luglio 1930 dagli antitotalitari di “Giustizia e Libertà”. Ripenso a quel volo che illuminò la notte della democrazia e a quei volantini che piovvero sulla testa dei milanesi.
La tradizione di lotta dei fratelli Rosselli e di Giustizia e Libertà mi appartiene. È viva e occorre farla vivere.
Ed è vivo, è presente mai come in queste ore, quel Carlo Rosselli che nei suoi scritti dell’Esilio spiegava il perché dell’avvento dei mostri totalitari che hanno appestato il secolo XX e che tornano a bussare alle nostre porte nel secolo XXI. “Alla radice di questa tragedia europea – scriveva Rosselli – troviamo il collasso di un vecchio mondo, il fallimento delle classi dirigenti occidentali, il tramonto di ideali che, a forza di essere elusi o ipocritamente applicati o richiamati, sono diventati frusti e falsi. Il fascismo è figlio della democrazia corrotta e infrollita”.

È urgente oggi porre al centro della nostra azione politica la questione del decadimento delle nostre democrazie, che sempre più sono “democrazie reali” così come un tempo i paesi di oltre cortina erano quelli del “socialismo reale”.
È urgente interrogarsi sulle parole del prof. Fulco Lanchester che nel 2014 affermava: “La grande finanza internazionale e le stesse burocrazie, che caratterizzano l’epoca della globalizzazione tendono a svalutare il momento democratico rappresentativo, perché non funzionale e pericoloso, ammiccando a modelli alternativi”.

Democrazia reale e capitalismo reale. Da un lato poteri transnazionali che decidono della vita di centinaia di milioni di uomini e donne, dall’altro una politica debole.

Perché Insieme? Credo che a questo punto sia chiaro o almeno lo spero.

Insieme per un nuovo inizio e per avere più diritti. Insieme per tornare ad evocare parole dimenticate: “Stato sociale”, welfare, welfare to work. Insieme perché mi alimento con gli scritti del Club di Roma e voglio una nuova alleanza con la natura. Insieme perché credo e spero che in Insieme le mie idee possano avere diritto di cittadinanza. Insieme perché sono stufo di coloro che si prostrano di fronte a idoli e si trastullano con qualche feticcio a discapito della vita di milioni di persone.

A me il circo elettorale non interessa. Proviamo a dar corpo a lotte e idee.
INSIEME SI PUÒ!

Maurizio Bolognetti
capolista al Senato per e con Insieme, segretario di Radicali Lucani, membro della Presidenza del Partito Radicale e Consigliere dell’Associazione Coscioni

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