A difesa del nulla (a proposito di Marco Cappato)

Prima udienza di Cappato al tribunale di Milano per aver aiutato Dj Fabo

La Consulta deve decidere: ma, a guardar bene, a proposito di che?

Dj Fabo era perfettamente lucido. Era pienamente informato. Era assistito. Nessuno lo condizionava. Era malato, non fragile, voleva dire basta, ma il suo corpo lo impediva.

Dj Fabo non poteva fare ciò che era un suo diritto, come per Eluana, come per Piergiorgio. Concludere la propria esistenza, quando lo si vuole liberamente, è un diritto.

Marco è stato il corpo obbediente di cui Fabo aveva bisogno, perché il suo corpo non gli obbediva.

Ma se non vi è stata violenza, non vi è stato condizionamento, non vi è stata fragilità da difendere, quale bene giuridico è protetto dalla norma penale per la quale è stato mandato a giudizio Marco Cappato?

Quella norma è incostituzionale, sarà detto con forza in aula, per tanti motivi. Non ultima, l’irragionevolezza di una sanzione messa lì a difesa del niente.