PMA in Campania, Filomena Gallo: “Realizzato il desiderio di tante coppie”

Quante volte ci siamo sentiti dire che tra le priorità c’erano le politiche per assistere le famiglie? Quante volte però questi proclami hanno tenuto di conto chi, per problemi di salute, una famiglia non può arricchirla con figli?

“Dal corpo dei malati al cuore della politica” è il motto con cui l’associazione Luca Coscioni da 15 anni porta all’attenzione della politica problemi quotidiani di migliaia di persone che, inoltre, sono anche richieste di affermazione di diritti fondamentali.

Il diritto alla salute, il rispetto del principio di uguaglianza, avere una famiglia, una famiglia con figli sono esigenze, ma sono anche diritti sanciti a livello nazionale e internazionale, a cui la politica in Italia raramente dà risposte. A oltre 14 anni dalla sua entrata in vigore, la Legge 40 rimane un caso emblematico di questa prerogativa tutta italiana di non riformare misure dichiarate contro la tutela dei diritti umani: anche quando al Governo c’era chi era contrario a quelle norme, il testo non è mai stato riformata.

Fortunatamente abbiamo trovato coppie di cittadini che, negli anni, hanno dato voluto dare corpo alla loro richiesta di diritti e, grazie anche all’Associazione Luca Coscioni, hanno attivato giurisdizioni nazionali e internazionali. Negli ultimi 10 anni si è così riusciti a rimuovere divieti incostituzionali come il limite dei gameti fecondabili con obbligo trasferimento in utero contemporaneo e unico, il divieto di fecondazione eterologa oppure quello di accesso alle tecniche di fecondazione per le coppie fertili con patologie genetiche. Grazie a questo coraggio e impegno civico di pochi sono stati guadagnati diritti per tutti, restano ancora da abrogare un paio di divieti della Legge 40 e vigilare che quelli cancellati siano effettivamente rispettati, ma la situazione del 2018 è significativamente migliore di quella del 2004.

L’Associazione LUCA COSCIONI insieme a L’ALTRA CICOGNA, AMICA CICOGNA ONLUS, AIDAGG, SOS Infertilità, HERA ONLUS, aveva sollecitato la necessità di aggiornare la normativa regionale campana sulla procreazione medicalmente assistita e per recepire quanto disposto dalla Conferenza delle Regioni e Stato-Regioni a seguito della cancellazione del divieto di applicazione di Tecniche di fecondazione eterologhe medicalmente assistite.

Il 24 luglio scorso è stato perfezionato il decreto con il quale il Presidente Vincenzo De Luca ha recepito le direttive per assicurare il diritto di accesso alle tecniche di fecondazione assistita dando mandato di adeguare l’intera disciplina regionale sul tema con la massima sollecitudine.

Grazie al decreto viene disposta la sospensione della delibera che attualmente esclude il rimborso delle spese per fecondazione assistita eterologa alle coppie che si rivolgano ad altre Regioni.

Grazie alle sinergie che siamo riusciti a suscitare con l’amministrazione De Luca anche in Campania finalmente moltissime coppie potranno vedere realizzato il desiderio di una famiglia con figli nel rispetto dell’equità nell’accesso alle cure a carico del servizio sanitario pubblico e, se occorre, con centri convenzionati.

Quanto fatto in questi anni ha affermato il diritto alla scelta e il diritto alla salute, resta ancora da garantire il “diritto alla scienza” consentendo che gli “embrioni” non utilizzati per la fecondazione possano essere donati alla ricerca scientifica che, proprio sulle cellule staminali embrionali, comincia a mantenere alcune delle speranze che avevano portato il malato Luca Coscioni a fare politica.