Per una Ricerca Scientifica trasparente, corretta e credibile

Oggi vi propongo la proposta di legge per una ricerca scientifica integra. Ove per integra intendo una ricerca trasparente, corretta e credibile. Nella nota introduttiva si spiegano le ragioni per cui sia necessaria una regolamentazione in materia. Prima di tutto ciò, però, voglio condividere con voi alcune considerazioni in materia di Bioetica.

Eutanasia: Se una legge giusta riconosce il diritto all’Eutanasia per un topo di laboratorio con una malattia inguaribile, perché agli uomini viene negato?

Aborto: Ho sentito la necessità di rispondere a Papa Francesco a seguito delle sue frasi sull’aborto. Non può essere considerato un “sicario” colui che si occupa della salute degli altri.

➡ La nota introduttiva alla Proposta di Legge per una ricerca scientifica integra

Come in qualunque attività umana, comportamenti devianti dalle usuali norme di eticità, si sono sempre osservati anche in Ricerca Scientifica. La crisi economica dell’ultimo decennio, con l’assottigliarsi delle risorse per la Ricerca ha portato ad un accentuarsi di questi fenomeni, periodicamente segnalati dalle più importanti riviste scientifiche. Il perché questo avvenga è in larga misura una questione di cultura ed educazione ed anche in questo caso scuola, università e famiglia possono fare molto per educare le giovani generazioni di ricercatori a non cercare scorciatoie. Molte istituzioni di Ricerca affrontano tuttavia questo problema con riservatezza, nella preoccupazione che affrontare pubblicamente casi di malpratica scientifica possa demotivare l’opinione pubblica alle donazioni. Ma in Ricerca Scientifica la riservatezza spesso crea più problemi di quanti ne risolva e la copertura e ridimensionamento di pratiche scientifiche alterate può favorire il loro estendersi. Una trasparente discussione da parte delle istituzioni di Ricerca può mostrare all’opinione pubblica la capacità di affrontare onestamente questi problemi e garantire fiducia a chi dona i propri soldi per una Ricerca trasparente, corretta e credibile. Finalmente, la comunità scientifica ha solo da guadagnare dall’opporsi apertamente a pratiche alterate, senza aspettare che lo faccia qualcun altro. Si tratta di eccellenza, non di problematicità.

Questo campo è completamente privo di strumenti legislativi. Non esistono regole condivise su cosa si possa o non si possa fare dal punto di vista etico in Ricerca Scientifica e questo certamente contribuisce ad alimentare la confusione.

Questa proposta di Legge (che è in inglese perché il problema non si limita all’Italia) si basa su pochi, semplici principi, per aumentare trasparenza, correttezza e credibilità della Ricerca Scientifica:

  1. Prevenzione del conflitto di interesse: chi valuta, non partecipa [né in persona, né tramite i propri collaboratori (che si possono definire con precisione)]. L’attività di valutazione dei propri pari è sottoposta ad adeguata rotazione e rientra tra i doveri di ufficio.
  2. Trasparenza e libertà di informazione: qualunque atto amministrativo di una istituzione di Ricerca (fatte salve le eccezioni di Legge: p.es i dati sensibili) deve essere prontamente e facilmente accessibile a chiunque.
  3. Controllo di qualità: le istituzioni di Ricerca devono fare la loro parte per assicurare la robustezza dei dati pubblicati, senza lasciare il compito ai soli comitati editoriali delle riviste. Noi ricercatori dobbiamo tornare ad essere stimolati dai nostri dirigenti a curare la qualità, oltre che la quantità.

➡ La mota introduttiva alla Proposta di Legge per una ricerca scientifica integra (English version)

As for any human activity, behaviors deviating from the usual rules of ethics have always be present in Scientific Research. The current economic crisis with dropped resources for Science has led to an increase in these phenomena, periodically reported by the most important scientific journals. Why this happens is largely a matter of culture and education and once again school, university and family may exert a major role in educating young researchers to refrain from looking for shortcuts. However, many research institutions face this problem fearfully, in the concern that openly addressing cases of scientific malpractice may demotivate the public from donations. But in Scientific Research, the lack of transparency often creates more problems than it solves and hiding, or downsizing altered scientific practices may facilitate their spreading. An open discussion may witness the ability of Research institutions to honestly deal with these problems and warrant donors a more transparent, fair and reliable Scientific Research. Eventually, the scientific community may only take advantage from openly opposing altered practices, without waiting for someone else to do it. It’s excellence, not flaw.

This field is completely devoid of legislative instruments. There are no shared rules about what can or cannot be done from an ethical point of view in Scientific Research and this certainly fosters confusion.

This bill (which is in English because the problem is not limited to Italy) is based on a few simple principles aimed to increase transparency, fairness and reliability of Scientific Research:

  1. Prevention of conflict of interest: those sitting in the evaluation board cannot participate to the competition [neither in person, nor through their collaborators (who can be precisely defined)]. Peer evaluating is a mandatory task of any Research job and is subject to rotation.
  2. Transparency and freedom of information: any administrative act of the Research institution (subject to the exceptions of the Law: e.g. sensitive data) must be readily and easily accessible to anyone.
  3. Quality control: quality control of data, especially concerning ethical aspects, is to be performed by the affiliated Research institution besides Journal Editorial Boards. It might be wise for everybody to take care a bit more of quality and a bit less of quantity.

➡ Clicca QUI per leggere la proposta di legge