Parla il Radicale Bolognetti. Il caso dell’Ing. Griffa “Una storia semplice a dirla alla Sciascia”

Riporto l’articolo della Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 5 novembre 2017, che parla del mio incontro con i giornalisti, a Potenza, in cui mi occupo del caso Griffa. Buona lettura.

di Alessandro Boccia

“Quale giallo? Semmai si potrebbe parlare di una ‘storia semplice’ per dirla alla Sciascia”. Esordisce così, Maurizio Bolognetti nell’incontro di ieri a Potenza con i giornalisti. La vicenda alla quale il membro della presidenza del Partito Radicale e consigliere dell’Associazione Luca Coscioni è quella, ormai nota, del suicidio nel 2013 di Gianluca Griffa, ex dirigente del centro olio di Viggiano, e del suo memoriale in cui aveva annotato la presenza di serbatoi danneggiati dai quali fuoriusciva greggio.

“Per mesi ho chiesto ad Eni quando fosse iniziata la perdita di idrocarburi dal Cova – ha ricordato Bolognetti – i vertici della compagnia petrolifera, a maggio scorso, liquidarono la questione affermando che presumibilmente il tutto fosse iniziato ad agosto o settembre del 2016. Affermazioni che oggi, alla luce del memoriale di Griffa, potremmo rubricare alla voce bugie, o, volendo usare un eufemismo, reticenze”. Per primo Bolognetti si era recato a Viggiano, nel 2015, a seguito di una segnalazione. “Al mio arrivo, ed è mera cronaca, venni fermato da una pattuglia dei carabinieri di Viggiano – ha ricordato – da allora e fino all’ammissione ufficiale della perdita di greggio da parte di Eni non ho smesso un attimo di sottolineare che probabilmente all’interno del Cova si erano verificate anomalie e gravi problemi. Non uno di coloro che da ore inondano le redazioni di note e comunicati stampa ebbe a raccogliere la mia denuncia”. La vicenda del memoriale dell’ingegnere solleva nuovi inquietanti interrogativi. “La lettera di Griffa è giunta ai carabinieri  di Viggiano e agli uffici Unmig? – si chiede Bolognetti – e se così dovesse essere, perché non è giunta al tavolo delle Procure lucane? Forse qualcuno non ci ha capito molto così come le Commissioni Bicamerali d’inchiesta non sono state all’altezza del loro ruolo inquirente”. In ultimo, Bolognetti rivolge un pensiero a Griffa”forse l’unico vero ‘eroe’ di questa storia pasoliniana”.