La mostra di Chiara Rapaccini su Monicelli e compagnia dall’8 marzo al 2 aprile 2024 a Roma nella Casa del Cinema.
Con Carla Welby, Mirella Parachini, Carlo Troilo e molto pubblico ci siamo fatti guidare attraverso la mostra di lenzuoli, orlati con ago e filo in modo precario, con schizzi fatti con acrilici, matite, pennellate. I ritratti degli amici attori e attrici di Monicelli delineati da Chiara – in arte Rap – in modo spiritoso, rivelano i loro caratteri particolari.
Meditando sulle caratteristiche dell’insieme della mostra ho percepito nel mio profondo il messaggio di vite vissute in precarietà continua in prospettiva della finitudine che tutti noi viviamo e che “Belzebù”, Mario Monicelli, attraverso “Rap” Chiara Rapaccini ci vuole comunicare.
La sua scelta di scomparsa da questa vita in solitudine mi suggerisce profonda riflessione su un uomo amatissimo che non vuole pesare in alcun modo su chi lo ha amato per tutta la vita con il messaggio attraverso, appunto, Rap: “Sono sempre qui”.
Wilhelmine Schett (chiamata Mina Welby) è nata a San Candido nel 1937. Ha insegnato per qualche anno alle scuole medie di Merano dopo la maturità classica. Iscritta a Radicali Italiani dal 2003, è co presidente dell’Associazione Luca Coscioni dal 2011. Moglie di Piergiorgio Welby, dopo la morte del marito ha proseguito il suo impegno sui temi dell’autodeterminazione e delle scelte di vita e fine vita.