Lockdown solo per chi ha più di 60 anni

Con tutta la buona fede, sapienza scientifica ed attenzione al bene comune che senz’altro vanno riconosciute a chi attualmente ha l’onere di prendere le decisioni in tema di contrasto alla pandemia (Ministri ed esperti del Comitato Tecnico Scientifico), non si può non notare che si tratti di persone che sono tutte garantite dal punto di vista economico e non vivono quindi sulla propria pelle le conseguenze delle loro decisioni sulle attività lavorative.

L’ennesima decisione a singhiozzo di rinviare alcune attività turistiche  a poche ore dalla loro riapertura preparata dagli operatori con non pochi sacrifici, può essere segno della condizione nella quale vengono valutati costi e benefici. Siamo tutti d’accordo che la salute viene prima di ogni altra cosa, ma salute non è solo non prendersi il Covid: a parte chi non riesce più a curare il proprio tumore o il proprio ictus come prima e talvolta ne muore anticipatamente, l’esplosione di depressione attuale è probabilmente legata  anche ai problemi economici di famiglie ed imprese delle quali sono spesso titolari persone di meno di sessanta anni di età.

Al contrario, dei trecento morti per Covid da cui non riusciamo a schiodarci con le attuali misure, più del 90 % ha più di sessanta anni (vedi Figura). A mio avviso è giunto il momento che le persone appartenenti a questa fascia di età  (ultrasessantenni) si mettano momentaneamente da parte ed accettino per esse sole un lockdown severo e personale  che le tuteli dall’infezione, fino a quando non venga raggiunta l’immunità di comunità. La mortalità giornaliera per Covid-19 dovrebbe gradualmente scendere e chi è più giovane potrebbe tornare al lavoro o allo studio.

Il virus circolerà forse di più tra i minori di sessanta anni ma le conseguenze non saranno che raramente mortali e gradualmente con le immunità acquisite e le vaccinazioni di massa ce ne libereremo. Ho quasi 63 anni e molte cose da fare, ma ho già vissuto più di due terzi della vita ed è il momento che io pensi per qualche mese ai più giovani.