Le Camere penali in sciopero. Potenza designa Bolognetti come Garante dei detenuti

A causa della mancata approvazione dei decreti delegati di riforma dell’Ordinamento penitenziario prima delle elezioni, le Camere penali italiane sono in sciopero. Dalla Basilicata c’è anche un’altra richiesta: “Bolognetti nuovo Garante dei Detenuti”.

Come le altre Cameri penali italiane, anche quella della Basilicata si unisce allo sciopero contro la mancata approvazione dei decreti delegati di riforma dell’Ordinamento penitenziario, previsti dalla legge Orlando. Durante la sua conferenza stampa in cui si confermava l’adesione della Camera distrettuale della Basilicata alla protesta, dal presidente facente funzioni Sergio Lapenna arriva una richiesta. La mia nomina a “Garante dei Detenuti”, visto l’impegno e le battaglie sul tema da me condotte.

Pur prendendo atto dell’attestato di stima, non posso che affidare le mie riflessioni sul tema della giustizia, con le relative violazioni, ad un editoriale, pubblicato oggi dalla Gazzetta del Mezzogiorno.

Attenzione ai temi della giustizia

di Maurizio Bolognetti, segretario regionale Radicali

Nel prendere atto dell’attestato di stima pervenutomi dalle Camere Penali, mi auguro che finalmente quanto dichiarato nel corso della conferenza stampa segni l’inizio di una concreta attenzione sui temi della giustizia, del carcere, del deficit di Stato di diritto, che da sempre sono al centro della mia iniziativa di lotta, di proposta, di denuncia. Un’attenzione, ribadisco, che è mancata in questi anni.

Il tombale silenzio osservato dalle Camere penali lucane sulle ragioni che mi hanno ripetutamente indotto a ricorre a mezzi di lotta nonviolenta per chiedere il rispetto del dettato costituzionale, è stato a dir poco sconcertante. Non ultima l’afasia che ha accompagnato i 35 giorni di sciopero della fame, attraverso i quali ho inteso dialogare con le mie Istituzioni per chiedere, tra l’altro, l’attuazione della legge di riforma dell’Ordinamento penitenziario. Fa davvero piacere apprendere che anche le Camere penali lucane si siano accorte di una situazione che vado denunciando da anni: la Basilicata è tra le poche regioni italiane a non aver istituito la figura del Garante dei diritti dei detenuti.

A prescindere da chi sarà il Garante, ritengo che sia giunto il momento di Istituirne la figura e di mettersi al passo con le 17 regioni italiane che hanno già legiferato in materia. La prima proposta di legge, gioverà ricordarlo, fu avanzata dall’Associazione Radicali lucani nel 2010! E adesso, cari avvocati, barra dritta e mantenere la rotta. Occorre in questa nostra Italia, per dirla con Marco Pannella, interrompere la flagranza di reato contro i diritti umani e la legalità costituzionale. Occorre chiedere alle nostre Istituzioni di rispettare la loro propria legalità.

Occorre ripristinare il rispetto della nostra Carta Costituzionale e non solo sul fronte giustizia-carceri. L’Italia culla del diritto, l’Italia che ha dato i natali a Cesare Beccaria e a Mario Pagano, non può continuare ad essere uno Stato canaglia che quotidianamente viola direttive comunitarie in materia di ambiente e Convenzioni internazionali poste a tutela dei diritti umani.

Ne hanno parlato:

  • “Camere penali in sciopero. «Bolognetti garante dei detenuti»” sul Quotidiano di mercoledì 14 marzo 2018quotidiano_14_3_2018
  • “Vogliamo il garante dei detenuti” e “Raramente ho visto il ceto forense occuparsi di giustizia” su La Nuova del Sud di mercoledì 14 marzo 2018

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