La Spagna lavora sull’eutanasia. In Italia mancano i decreti sulle DAT

Pedro Sànchez

Settimane movimentate sul fronte del fine vita, a partire dalla richiesta di incontro al Ministro della Salute Giulia Grillo avanzata dal segretario dell’Associazione Luca Coscioni, l’avvocato Filomena Gallo: “Tanti obiettivi comuni: equità nell’accesso alle cure, aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza e non solo. Ci preme sottolineare l’urgenza relativa agli adempimenti di Governo sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) entro il 30 giugno”. L’incontro non è ancora stato accordato e il termine previsto dalla legge di bilancio per i decreti attuativi del Ministero sul testamento biologico è stato sorpassato.

Sul punto è intervenuto il Ministro. Il 22 giugno, Giulia Grillo ha deciso di rivolgersi al massimo organo consultivo del Governo per dirimere i dubbi interpretativi relativi al decreto che stabilisce le modalità di registrazione delle DAT nella Banca dati istituita presso il Ministero della Salute: “Ho chiesto in tempi brevi al Consiglio di Stato un parere per accelerare la costituzione della Banca dati sulle DAT, da troppo tempo ferma sui tavoli del ministero”. L’opportunità di un parere era già stata avanzata dal tavolo composto anche da rappresentanti del Ministero dell’Interno, delle Regioni e del Garante per la privacy.

A commento delle parole del Ministro della Salute interviene nuovamente l’Associazione Luca Coscioni appoggiando l’iniziativa e, allo stesso tempo, sottolineando l’esigenza di rendere nota ai cittadini la possibilità di redigere il proprio biotestamento. A tal proposito è stato chiesto al Ministro di programmare messaggi che abbiano anche spazio televisivo.

Il tema della legalizzazione dell’eutanasia rimane invece ancora al palo. Nonostante la richiesta di Marco Cappato agli uffici di presidenza delle Commissioni Giustizia e Affari Sociali di inserire al primo punto all’ordine del giorno le proposte popolari riguardanti la legalizzazione della cannabis e la liceità dell’eutanasia, nessun passo avanti è stato fatto dai capigruppo.

A controbilanciare l’immobilismo del Parlamento italiano, in Europa qualcosa si muove in Spagna. Il Pleno del Congreso, vale a dire la sessione plenaria del Congresso dei Deputati, il 26 giugno 2018 ha dato il via libera alla discussione sulla proposta di legalizzare l’eutanasia avanzata dal Partito Socialista, il gruppo che dal primo giugno scorso esprime il Presidente del Governo, Pedro Sánchez. La legge prevede l’inclusione dei trattamenti eutanasici tra i servizi offerti dal Sistema Nacional de Salud.