La democrazia si allei colla la scienza

Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica - Bruxelles aprile 2018

Nella vita ho scelto di produrre politica, trovando molti aspetti in comune con chi ha scelto di produrre ricerca scientifica. Dal 2008 faccio parte dell’Associazione Luca Coscioni che della validità e della libertà del metodo scientifico è la principale promotrice in Italia, un paese in clamoroso ritardo quanto a valori democratici e liberali. Anche se utilizzano modalità e strumenti differenti, la Politica e la Scienza hanno il compito di finalizzare il loro rispettivo operato al benessere di tutti. Questo è il motivo per cui sono da sempre affascinato da entrambe, e soprattutto entrambe mi incentivano a essere attivo e propositivo, nonostante le difficoltà e le sfide che la vita mi pone“.

Questo un estratto dell’intervento di Marco Gentili, co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni al V Congresso Mondiale per La Libertà di Ricerca Scientifica organizzato dall’ALC dall’11 al 13 aprile al Parlamento Europeo di Bruxelles e intitolato “Science for Democracy”.

Oltre ai dirigenti dell’Associazione Luca Coscioni, il Congresso ha visto la partecipazione del Commissario europeo per la salute Vytenis Andriukaitis e oltre 40 relatori tra cui Mikel Mancisidor, del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti economici, sociali e culturali; Tracey Brown, Direttore di Sense About Science; Jessica Wyndham, dell’American Association for the Advancement for Science; Michele De Luca, co-Presidente dell’ALC che ha guidato un team internazionale che recentemente ha ingegnerizzato la pelle di un “bambino farfalla”; Guido Silvestri le cui ricerche son vicine a sconfiggere l’HIV/AIDS; Pete Coffey, il cui laboratorio a Londra, grazie alle cellule staminali embrionali, ha recentemente fatto leggere due malati con problemi di retina; Rebecca Gomberts, che per anni ha aiutato le donne irlandesi a ottenere interruzioni di gravidanza sicure portando l’Irlanda a un referendum; Malin Parmar che in Svezia con le cellule staminali sta perfezionando cure per il Parkinson; Giulio Cossu esperto mondiale di medicina rigenerativa; Roberto Defez, tra i massimi esperti italiani di organismi vegetali geneticamente modificati che ha coordinato una sessione interamente dedicata alle nuove teniche di coltura delle piante assieme a  John Brennan direttore di EuropaBio; Gilberto Corbellini, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Raphael Mechoulam, Carl Hart, Rick Doblin, Ben Sessa e Amanda Feilding tra i leader mondiali nel campo della ricerca medico scientifica sulle sostanze stupefacenti proibite. Andrea Boggio e Cesare Romano hanno presentato l’indice sulla libertà di ricerca e l’autodeterminazione e il lavoro che l’Associazione porta avanti in seno alle Nazioni unite.

La tre giorni, riascoltabile qui grazie alla registrazione di Radio Radicale, ha affrontato temi legati alla ricerca sulle cellule staminali embrionali, l’editing del genoma sugli embrioni e le piante nonché la ricerca sulle sostanze proibite per declinare in vari ambiti l’incrocio tra il diritto alla scienza – la cui protezione e promozione era il tema centrale dell’incontro – e il processo decisionale nazionale, regionale e globale. Venerdì 13 i partecipanti hanno adottato una dichiarazione finale con, tra le altre cose, raccomandazioni per il nono programma quadro dell’Unione europea relativo ai finanziamenti alla ricerca.

Il Congresso era stato convocato nella primavere dell’anno scorso da Marco Gentili con un’email a tutti i premi Nobel in cui si presentava il programma e l’appello internazionale per il diritto alla scienza sottoscritto dal Nobel per la medicina Richard J. Roberts.  Nel suo intervento di giovedì 12, Marco Gentili ha voluto ricordare anche Stephen Hawking “uno dei rappresentanti più lodevoli della scienza moderna da poco scomparso, che vincolato a una progressiva immobilità iniziata dall’età di 25 anni, è rimasto fedele al principio della libertà della scienza senza ingerenze e intromissioni. Dialogo e consapevolezza che, in molti casi, e questo interessa anche la ricerca scientifica, mancano mentre accade che si favorisca una divulgazione acritica, spesso disinformata o legata a logiche di mercato che vogliono accondiscendere le aspettative del pubblico, provocando nell’opinione pubblica un disorientamento a fronte di una politica appannata da, se non succube di, interessi economici e clientelari. […] Da portatore di Sclerosi Laterale Amiotrofica Familiare trasmessa con modalità chiamata autosomica recessiva” ha concluso il co-presidente dell’Associazione “annuncio sin d’ora il mio impegno, e vorrei che foste con me e con l’Associazione Luca Coscioni per spezzare le catene dei proibizionismi e delle crescenti forme di monopolio nella scienza che violano le libertà fondamentali e i diritti umani di tutti e ciascuno”.

Come richiesto dalla dichiarazione finale, le attività trans-nazionali dell’Associazione Luca Coscioni si concentreranno nel sollecitare contributi per il processo di preparazione del Commento Generale delle Nazioni Unite sul diritto alla scienza,anche attraverso la mobilitazione e il coordinamento dei soggetti interessati e organizzazioni della società civile, e nel lancio di un comitato internazionale per la promozione della “Scienza per la Democrazia”. Presto tutte le informazioni sui prossimi incontri a Barcellona, Madrid e Ginevra!