Il codice Cichero

“Cummannari è megghiu ca futtiri” dicono alcuni….. Le vicende delle nomine dei vertici delle procure al Consiglio Superiore della Magistratura o dei professori universitari all’Università di Catania ci ricordano che le  posizioni di responsabilità, conferendo una serie di vantaggi personali, possono far perdere di vista quello che dovrebbe essere l’obiettivo primario per il quale la  posizione di responsabilità è stata creata: l’interesse della comunità.

È umano, ma alla lunga ciò deteriora l’intero sistema, fino a rischiare di farlo crollare. Bisogna quindi ripensare ai vantaggi che una posizione di responsabilità conferisce a chi la assume in termini personali: temporaneità e rotazione degli incarichi e riduzione dei benefici conferiti al prescelto possono senz’altro servire. Ma il problema è ben più complesso: un codice di comportamento non si introduce per legge.

Lo si può fare solo partendo da lontano, dalle scuole e dalle famiglie ove bisogna che germoglino di nuovo il pensiero critico e l’educazione civica, come richiede la mozione presentata in Senato il 18 giugno 2019 su impulso di Carlo Troilo. Aggiungo che l’educazione civica include l’educazione alla sconfitta. Proprio la sconfitta sì, che si trasforma in vittoria se origina dal rispetto di sé stessi oltre che degli altri.