Domande

“Per ciò che riguarda l’eutanasia io non ne sono contrario. Quando un individuo si trova costretto a patire dei dolori terribili e si sa che è condannato a morire perché fargli vivere un inferno sulla Terra? Un inferno negli ultimi giorni, negli ultimi mesi della sua esistenza. C’è da dire che il diritto alla vita in nome del quale si appellano quelli che sono contro l’eutanasia, non è il diritto alla vita di un individuo allo stadio terminale.” 31 dicembre 2000.

“Da quando sono diventato cieco, i pensieri tinti mi visitano più spesso. Cerco di scartarli; però tornano. A volte mi viene la paura del buio, come da bambino. Una paura fisica, irrazionale. Allora mi alzo e a tentoni corro di là, da mia moglie. Fino a poco fa vedevo ancora le ombre. Sono felice di aver fatto in tempo a indovinare il viso della mia pronipote, Matilde. Ora ha tre anni, è cresciuta, mi dicono che è bellissima, ma io non la vedo più. Quando sarà il momento, vorrei l’eutanasia. La morte non mi fa paura.” 19 novembre 2016

Provo a immaginare cosa stia pensando: ho 93 anni  e sono da giorni in coma farmacologico. Non tornerò a scrivere, Non tornerò a parlare di visioni lontane. Non potrò neppure commentare quel che fa Montalbano. Forse farò altro, forse anche più interessante. Forse non farò nulla perché non vi sarà che il nulla. Sarò dimenticato come sono stati dimenticati scrittori ben più grandi di me. Chi morirà vedrà. Ma perché confondere la sofferenza gratuita con il rispetto per la vita? Chi si oppone all’eutanasia, non dice di credere nell’Amore? E non è Amore porre fine alle inutili sofferenze? Non ricordano costoro che Qualcuno ha invitato a prendere su di sé la Croce e seguirlo, ma per fare il Bene, non certo per il dolore fine a sé stesso e tanto meno per prolungare lo strazio dei propri cari?

Ora mi trovo qui, e vorrei che tutto ciò finisse.