Bolognetti: Disobbedisco al segreto posto dalla Procura della Repubblica di Potenza sull’inquinamento della zona industriale di Melfi. Consegnata auto-denuncia alla stazione CC di Latronico.
Nel prendere atto della decisione presa dalla Procura della Repubblica di Potenza, che ha inteso negarmi l’accesso ad informazioni ambientali di rilevante interesse pubblico, ho deciso di compiere un’azione di disobbedienza civile e quindi nelle prossime ore divulgherò tutte le informazioni di cui sono a conoscenza inerenti i siti Fiat-Sata, Snowstorm e Sistemi Sospensioni, tutti ubicati nella zona industriale di Melfi e inseriti nell’anagrafe dei siti da bonificare. Nel contempo non posso non chiedermi di quale segreto parliamo.
Quale segreto? Il segreto su comportamenti omissivi? Il segreto su vergognosi scaricabarile? Il segreto sul comportamento omissivo di qualche magistrato? Il segreto sulla contaminazione delle matrici ambientali? Il segreto su ciò che non si è fatto in circa 20 anni per vigilare e bonificare?
Ci hanno inquinato, ci hanno avvelenato e per anni hanno nascosto informazioni di rilevante interesse pubblico. Non ci sto! Non posso accettare che venga sequestrato anche il nostro diritto alla conoscenza.
➡ Stralcio auto-denuncia inviata al Procuratore Francesco Curcio
Illustrissimo Signor Procuratore,
da oltre dieci anni, in qualità di corrispondente dell’emittente radiofonica Radio Radicale e di Segretario di Radicali Lucani, mi occupo dell’annosa vicenda dell’inquinamento delle matrici ambientali dell’area di San Nicola di Melfi.
Nel 2014 ho fatto emergere e denunciato l’inquinamento dei siti Sata Spa, Sistemi Sospensioni Spa e Snowstorm Srl, tutti ubicati nella zona industriale di Melfi.I sopracitati siti, classificati con le sigle PZ-F104-13-026, PZ-F104-13-020 e PZ-F104-12-007, fanno parte dell’Anagrafe dei siti da bonificare prevista dall’art. 251 del Dlgs 152/2006.
In data 10 ottobre u.s., la Procura da lei diretta ha deciso di negare il nulla osta all’accesso a informazioni inerenti i sopra citati siti.A mio avviso, in una scala gerarchica dovrebbe sempre prevalere il diritto dei cittadini all’accesso a informazioni sullo stato delle matrici ambientali e sulle attività messe in campo dagli enti per addivenire a una bonifica dei siti contaminati.
Illustrissimo signor Procuratore, le confesso che davvero non comprendo le ragioni che hanno indotto la Procura a negare il nulla osta. I documenti da me richiesti risultano agli atti di una molteplicità di Enti coinvolti nei procedimenti previsti dal Codice dell’Ambiente, allorquando viene accertata la contaminazione di un sito. I siti sui quali ho chiesto informazioni di rilevante interesse pubblico sono da tempo inseriti nell’anagrafe dei siti da bonificare. Eventuali reati connessi alla documentazione da me richiesta si sono già consumati e risultano agli atti degli Enti coinvolti nei procedimenti di cui al Dlgs 152/2006. Alcuni documenti, rispetto ai quali Ella ha inteso negare l’accesso, sono stati addirittura pubblicati sul sito del Comune di Melfi. Oltre 4 anni fa, io stesso ho denunciato pubblicamente la contaminazione dei siti in oggetto, ipotizzando omissioni e sottolineando rischi.
Egregio signor Procuratore, nel manifestarLe la mia stima per il lavoro da lei svolto e il massimo rispetto per le funzioni da lei ricoperte, ritengo in coscienza, da cittadino e da giornalista che da tempo cerca la verità su gravi vicende di contaminazione ambientale verificatesi in Basilicata, di dover onorare innanzitutto il diritto umano e civile dei mie corregionali a poter conoscere per deliberare: il diritto di tutti e di ciascuno a poter aver accesso a informazioni ambientali di rilevante interesse pubblico e sulle quali, a mio avviso, non può essere posto alcun segreto.
In coscienza ritengo di dover divulgare le informazioni sui siti PZ-F104-13-026, PZ-F104-13-020 e PZ-F104-12-007 di cui sono in possesso, nella certezza che la diffusione di queste informazioni non arrecherà danno alcuno alle indagini della Procura, ma contribuirà a garantire una opportuna conoscenza di quel che è avvenuto nella zona industriale di Melfi sul fronte inquinamento-bonifiche o forse sarebbe meglio dire inquinamento-mancate bonifiche.
Nel dirmi certo che Ella saprà quanto meno comprendere le mie ragioni, con la presente le comunico che a partire dalle ore 23.59 di sabato 13 ottobre metterò in rete tutte le informazioni di cui sono in possesso relative ai siti Sata, Sistemi Sospensioni e Snowstorm, incluso il verbale di una conferenza di servizi già pubblicato dal comune di Melfi sul proprio sito istituzionale.
➡ Il video Facebook: Bolognetti esce dalla Stazione dei Carabinieri di Latronico (PZ)
➡ Rassegna stampa dedicata
- Servizio del TGR Basilicata, edizione 19:30, 13 ottobre 2018;
- “Disobbedisco a segreto posto da Procura su inquinamento zona industriale Melfi”, in La Siritide, 13 ottobre 2018;
- “Inquinamento zona industriale di Melfi, Bolognetti (Radicali Lucani): “Disobbedisco alle disposizioni della Procura della Repubblica con auto-denuncia ai Carabinieri di Latronico”, in SassiLive, 13 ottobre 2018;
- Bolognetti (Radicali Lucani) su Inquinamento zona industriale Melfi, in Basilicatanet, 13 ottobre 2018;
- “Disobbedisco al segreto imposto dalla Procura”, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 14 ottobre 2018;
- “Disobbedisco al segreto posto dalla Procura di Potenza”, in La Nuova del Sud, 14 ottobre 2018;
- Bolognetti, disobbedienza civile per l’inquinamento a San Nicola, in Quotidiano del Sud, 14 ottobre 2018;
Maurizio Bolognetti, giornalista, collaboratore di Radio Radicale, per la quale ha tra l’altro realizzato numerosi reportage su vicende di inquinamento ambientale, autore dei libri “Buchi per terra ovvero cinquanta sfumature di greggio”, “Le mani nel petrolio ovvero da Zanardelli a Papaleo passando per Sanremo e Tempa Rossa” e “La peste Italiana. Il Caso Basilicata”. Bolognetti ha collaborato con “Agenda Coscioni” e il settimanale “Il Resto”. Ha costituito nel 2004 l’Associazione Radicali Lucani di cui è Segretario.