Congiuntamente sarà possibile firmare anche la lettera-appello al ministro Roberto Speranza, al governatore Vito Bardi e all’assessore Rocco Luigi Leone in difesa dei diritti delle persone con disabilità.
Il nostro è un No convinto in difesa della democrazia rappresentativa e contro una controriforma che non potrà che accrescere il tasso di oligarchia della tenia partitocratica. Votare Sì, ne eravamo e ne siamo convinti, significa sostenere il disegno di chi immagina di asfaltare definitivamente il Parlamento, di chi prepara un futuro in cui crescerà il potere delle lobby e di pari passo il già asfissiante tasso di “democrazia reale”.
Votare Sì, lo ricordino gli elettori lucani, significa rendere totalmente irrilevante la nostra Regione che sarà, volendo usare un eufemismo, sotto-rappresentata.
Ai venditori di pacchi, che da mesi raccontano bugie a reti unificate al popolo italiano, diciamo che in caso di vittoria del Sì il nostro Paese precipiterà al 27° posto in Europa per ciò che concerne il rapporto eletti/elettori. Già oggi l’Italia, contrariamente a quanto affermano i divulgatori di panzane un tanto al kilo, si colloca al 22° posto.
Occorre chiedersi, e non a caso nessuno lo fa, come mai all’ordine del giorno del dibattito politico ci sia il taglio alla democrazia, spacciato per un inesistente taglio ai costi della politica, anziché una riflessione seria sul fatto che gli eletti da troppo tempo sono scelti non dal popolo sovrano ma da ristrette oligarchie. In caso di vittoria del Sì la situazione non potrà che peggiorare. Tradotto, l’obiettivo vero dei promotori di questa sedicente riforma è avere eletti sempre meno liberi, sempre più rappresentanti delle varie botteghe del settantennio e sempre meno rappresentanti del popolo. Il tutto con buona pace del tutt’ora inapplicato e vilipeso art. 49 della Costituzione.
Nella quattro giorni latronichese sarà possibile firmare al tavolo referendario anche la lettera-appello indirizzata a Speranza, Bardi e Leone in difesa dei diritti delle persone con disabilità.
Vi aspetto in Piazza Umberto I dal 28 al 31 agosto per i diritti umani civili e politici e in difesa di quel che resta della democrazia rappresentativa. Saremo in piazza dalle ore 18.00 alle ore 24.00.
➡ La lettera appello
➡ Ne parlano…
- Il leader radicale Bolognetti da oggi in piazza per le ragioni del No al referendum su Cronache Lucane, 28 agosto 2020;
- Taglio alla democrazia spacciato per insistente taglio ai costi della politica su La Nuova del Sud, 28 agosto 2020;
- Bolongetti: dal 28 al 31 agosto tavolo per il No al Referendum su Gazzetta della Val d’Agri, 27 agosto 2020
Maurizio Bolognetti, giornalista, collaboratore di Radio Radicale, per la quale ha tra l’altro realizzato numerosi reportage su vicende di inquinamento ambientale, autore dei libri “Buchi per terra ovvero cinquanta sfumature di greggio”, “Le mani nel petrolio ovvero da Zanardelli a Papaleo passando per Sanremo e Tempa Rossa” e “La peste Italiana. Il Caso Basilicata”. Bolognetti ha collaborato con “Agenda Coscioni” e il settimanale “Il Resto”. Ha costituito nel 2004 l’Associazione Radicali Lucani di cui è Segretario.