Cannabis New York 15esimo Stato USA legalizzare!

Nel sessantesimo anniversario della Convenzione Unica sulle Sostanze Psicotrope, lo Stato di New York legalizzava la cannabis.
La legge, passata nel Senato Statuale con 40 favorevoli e 23 contrari e alla camera bassa con 100 Sì e 23 no, consente il possesso fino a 3 once di marijuana (85 grammi circa), 24 once (oltre 680 grammi) di concentrato di marijuana e un massimo di sei piante per coltivazione domestica. Le nuove norme creano anche programmi per fornire prestiti e sovvenzioni a persone, compresi i piccoli agricoltori, che sono stati colpiti in modo sproporzionato dalla guerra alla droga.
 
Si prevede che il nuovo quadro normativo farà incassare miliardi di dollari di entrate per lo stato e in particolare per la città di New York City, dove alle tasse statali del 9% si aggiungono quelle locali del 4%. La misura include anche una tassa sulla potenza fino a 3 centesimi per milligrammo di THC.
 
Secondo stime dell’ufficio del Governatore Cuomo si prevede che le entrate fiscali annuali derivanti dalla vendita di cannabis legale potrebbero portare 350 milioni di dollari all’anno e 60.000 posti di lavoro allo stato quando il settore sarà completamente stabilito. È confortante sapere che una delle piazza più piagate dalla guerra alla droga ha finalmente invertito la rotta.
Quanto accaduto a New York l’altro giorno conferma che le riforme di buon senso sono come le ciliegie, una tira l’altra.
 
Da segnalare anche il giubilo con cui una classe dirigente non necessariamente più di sinistra o progressista o libertaria delle nostre ha salutato la decisione, Cuomo ha affermato che: “Per troppo tempo il divieto della cannabis ha preso di mira le comunità di colore in modo sproporzionato con dure pene detentive. Questa storica decisione fornisce giustizia alle comunità a lungo emarginate e abbraccia una nuova industria che farà crescere l’economia” gli ha fatto eco il sindaco della Grande Mela Bill de Blasio affermando: ”Non vedo l’ora di firmare questa legislazione in legge, anche se resta molto da fare dopo, si tratta di novità che guardano molto lontano “.
 
Oltre a guardare lontano, la decisione del 31 marzo vuole anche rendere giustizia di quanti arresti, violenze e discriminazioni hanno caratterizzato lo Stato di New York dal 1973 con le famigerate Rockefeller Law. Ancora nel 2020, il fronte newyorkese della guerra alla droga ha visto neri e latinos costituire il 94% degli arresti legati alla marijuana nello stato a fronte del fatto che la percentuale di newyorkesi bianchi che usano marijuana è notevolmente superiore a quella degli altri.
 
Da questa estate, dopo la firma del Governatore Cuomo, le cose saranno diverse e, non ne dubitiamo, migliori.