Colmare il divario di cura e assistenza tra i pazienti oncologici in Europa

Il 4 febbraio 2023 è stata la “Giornata Mondiale del Cancro” durante la quale è stato fatto il punto sullo stato della ricerca e cura dei tumori ed i molti problemi che affliggono i pazienti neoplastici. Il tema di questa giornata è stato: “Colmare il divario di cura e assistenza” . Le differenze nella qualità di cura e assistenza del cancro riguardano tutti. Potremmo pensare che il divario di equità non abbia un impatto su di noi personalmente, ma probabilmente influisce su qualcuno che conosciamo. Sebbene sia più pronunciato nei paesi a basso e medio reddito, anche i paesi con risorse adeguate mostrano disparità drammatiche. È quasi garantito che il divario riguardi noi stessi o le persone della nostra comunità.

In Italia, è nota la differente qualità di assistenza e cura esistente tra le regioni ed anche per essa le persone residenti nel Sud vivono in media 3 anni in meno rispetto a quelle del Nord Italia. Anche in Europa vi sono differenze di questo tipo. Prenderò ad esempio la capacità di cura dei tumori al cervello. Come per altri tumori, i tassi di sopravvivenza di pazienti affetti da tumore al cervello in Irlanda ed Europa orientale sono minori rispetto a quelli riscontrati negli altri paesi europei. La sopravvivenza per tutti i tumori presi insieme ed in particolare per quelli al cervello correla con variabili macroeconomiche, come il Prodotto Interno Lordo (PIL) e la spesa sanitaria del paese preso in esame, suggerendo che la sopravvivenza dei pazienti possa dipendere, almeno in parte, dalla applicazione dei protocolli diagnostici e terapeutici approvati, a sua volta dipendente dalle risorse ad essi dedicate e soprattutto dal loro corretto utilizzo. Tali differenze di sopravvivenza sono aumentate tra l’inizio e la fine del periodo di studio epidemiologico, ossia tra il 1999 ed il 2007.

Pertanto, perfino nella nostra ricca Europa, la realtà oggi è che chi sei e dove vivi può significare la differenza tra la vita e la morte. La Commissione Europea ha iniziato un percorso per attenuare questo problema ma le differenze nei tassi di sopravvivenza dei pazienti affetti da cancro tra i paesi dell’UE superano ancora il 25%. Starà a noi elettori, con il nostro voto alle Elezioni 2024, determinare se quel percorso possa essere continuato e ancor meglio accelerato.