Non c’è pace senza giustizia

Spero che molti pacifisti di adesso che in passato si sono mostrati tutt’altro che tali, concordino che la pace in Ucraina si possa e si debba raggiungere almeno tramite un ragionevole compromesso tra le ragioni dell’aggredito e quelle dell’aggressore, e non con rinunce maggiormente a carico del primo piuttosto che del secondo. Un eventuale tentativo in questo senso potrebbe essere fatto solo da un mediatore che sia riconosciuto credibile ed accettato da ambedue le parti. Un esponente di organizzazioni sanitarie che curano sul fronte i feriti senza guardare il colore della loro divisa, potrebbe esserlo.