Mozione generale
a prima firma Filomena Gallo e Marco Cappato
Il XVII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, iniziato online il 25 settembre e conclusosi anche di persona a Roma all’Hotel Bernini l’11 ottobre 2020, udite le relazioni di Segretario e Tesoriere le approva.
Il Congresso ringrazia iscritti, sostenitori e simpatizzanti che nell’ultimo anno hanno sostenuto l’Associazione e le sue azioni malgrado le difficoltà sanitarie e socio-economiche che hanno caratterizzato il 2020.
Malgrado le forti limitazioni imposte dal regime di emergenza anti-Covid l’Associazione è riuscita a riorganizzare le proprie attività trasferendole online nelle settimane del lockdown e, non appena è stato possibile, nelle aule dei tribunali e nelle piazze della politica per perseguire i propri obiettivi di riforme di libertà e giustizia e per l’affermazione dei diritti umani di tutti e dovunque, continuando a onorare il suo motto “dal corpo dei malati al cuore della politica”.
Conscio del contributo che tutti possono dare nell’affrontare l’emergenza sanitaria di questi mesi con comportamenti individuali responsabili basati sulla conoscenza dei rischi e dei danni che la presenza del coronavirus può comportare, il Congresso ritiene che anche il più complesso scenario può essere governato senza il ricorso a procedure d’eccezione ma attraverso la condivisione delle informazioni, trasparenza del processo normativo e decisioni basate sulle migliori evidenze scientifiche, atti che possono concorrere in modo molto più efficace al coinvolgimento pubblico di imposizioni repentine e diffuse.
Anche per questi motivi il Congresso si appella alle istituzioni affinché i piani nazionali per la prevenzione delle pandemie (ma anche tutti i documenti predisposti e mai usati relativamente al dissesto idrogeologico, il riscaldamento terrestre, l’ambiente, gli investimenti alla ricerca, le fonti energetiche e, in generale, tutte le direttive europee o regolamenti delle Nazioni unite che sono restate per anni lettera morta) siano aggiornati e applicati pienamente nell’interesse pubblico anche grazie agli ingenti finanziamenti previsti dai vari piani predisposti dall’Unione europea.
Il Congresso condivide l’urgenza posta dall’Associazione Certi Diritti e dal Comitato per i diritti civili delle Prostitute sulla condizione dei lavoratori del sesso, le loro sofferenze in questi mesi di emergenza confermano l’inadeguatezza delle legislazioni abolizioniste e criminalizzanti nel governare fenomeni complessi come il sex work.
Il Congresso saluta la decisione di aver consentito a tutti i soci iscritti di poter esercitare il loro diritto di voto da remoto in occasione dell’Assemblea generale annuale e ringrazia le quasi 800 persone che hanno partecipato ai 10 appuntamenti di approfondimento e chi ha inviato documenti di riflessione e proposte scritte per aver animato il dibattito e individuato gli obiettivi e le priorità per il prossimo anno.
Quanto prodotto e promosso dall’Associazione negli ultimi 12 mesi conferma le scelte politiche e operative adottate dalla sua fondazione: attivare tutti gli strumenti costituzionalmente previsti per l’affermazione di scelte prese in scienza, coscienza e conoscenza per poter vivere liberi dall’inizio alla fine della vita e, quando lo Stato di Diritto viene piegato a ideologie o dogmi spesso anti-scientifici, ricorrere ad azioni di affermazione di coscienza in soccorso di chi subisce violazione di diritti e chiama a disobbedienze civili contro limiti, divieti e proibizioni imposte contro la libertà.
Il congresso ringrazia Mina Welby e Marco Cappato per la loro perseveranza nell’andare in soccorso civile a chi decide di porre fine alla propria vita. Si congratula con loro e il collegio di difesa coordinato da Filomena Gallo per la sentenza relativa al Caso Trentini che, tra le altre cose, ha chiarito cosa si debba intendere con l’espressione “tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale”, indicata dalla Consulta come una condizione per accedere all’aiuto a morire. Il Congresso rinnova la sua fiducia a chi da tre anni segue il percorso giudiziario per la libertà di scelte nel “fine vita” certo che anche nei prossimi passaggi si potranno confermare le riforme contenute nelle sentenze della Consulta nel 2019 e quelle della Corte d’Assise di Massa del luglio 2020.
Il Congresso invita tutti coloro che continuano a ritenere la nonviolenza uno strumento capace di muovere le coscienze individuali e ottenere il rispetto della legalità da parte delle istituzioni a far conoscere le attività dell’Associazione e i suoi successi come quelli suscitati dall’iniziativa di Maurizio Bolognetti che negli ultimi sei mesi, alternando digiuni a scioperi della fame, ha fatto conoscere a livello nazionale la grave situazione di abbandono politico in cui versano le persone con disabilità nel momento in cui devono ottenere ausili appropriati alla loro condizione, guadagnando importanti impegni da parte del Governo.
Il Congresso conferma la centralità politica del “diritto alla scienza” e rinnova la propria fiducia nei dirigenti che hanno saputo tradurre quanto auspicato nel Congresso del 2015 in azioni istituzionali e culturali per contribuire al chiarimento di quali siano gli obblighi per gli Stati e le opportunità per i cittadini di godere del progresso scientifico e delle sue applicazioni.
Il Congresso saluta l’adozione alle Nazioni unite del Commento Generale sulla Scienza del 30 aprile 2020 riconoscendone la fondamentale importanza per il prosieguo della attività dell’Associazione a favore della libertà di ricerca, la condivisione della conoscenza e il diritto a godere della scienza per tutti e dappertutto. Il Congresso saluta inoltre il successo del VI Congresso Mondiale per la libertà di Ricerca Scientifica organizzato assieme a Science for Democracy ad Addis Abeba il 25 e 26 febbraio 2020 grazie al sostegno della Commissione dell’Unione Africana. Con oltre 350 persone registrate provenienti da 30 paesi l’incontro è stato un importante momento di approfondimento e di definizione di obiettivi e collaborazioni istituzionali per le azioni internazionali dell’Associazione. Queste iniziative che dovranno proseguire nei prossimi mesi tanto nei confronti dell’Unione europea dando seguito a quanto iniziato con la presentazione della petizione EU CAN DO IT al Parlamento europeo che alle Nazioni unite grazie al documento finale definito in Etiopia.
Infine il Congresso ricorda con affetto e riconoscenza Carlo Flamigni per la sua partecipazione attiva e generosa alla vita dell’Associazione fino all’estate scorsa sottolineando come fu uno tra i primi a cogliere la centralità della scienza come diritto umano.
Il Congresso dà quindi mandato agli organi dirigenti di:
- proseguire nell’attivazione di ogni strumento possibile per denunciare violazioni dei DIRITTI UMANI, e in particolare del diritto a beneficiare del progresso scientifico e delle sue applicazioni;
- sollecitare simpatizzanti, militanti e iscritti a segnalare casi concreti di mancato godimento di diritti umani per interessare tutte le COMPETENTI GIURISDIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E INTERNAZIONALI;
- sostenere la legalizzazione della ricerca scientifica sulle CELLULE STAMINALI EMBRIONALI (anche attraverso la tecnica del trasferimento del nucleo cellulare) a partire dagli embrioni soprannumerari e quelli non idonei per impianto. Quando l’editing genetico, mediato da CRISPR-Cas9 e simili, si sarà dimostrato sicuro ed efficace in esperimenti in vitro ed in modelli preclinici e la comunità scientifica sarà concorde nel rimuovere la moratoria alla applicazione clinica del gene editing che coinvolga la linea germinale, individuare azioni per rimuovere gli ostacoli a tali applicazioni e favorire lo sviluppo di sperimentazione cliniche mirate alla cura di patologie rare, gravi e non altrimenti aggredibili ed eventualmente avviare azioni volte a promuovere una riforma della Convenzione di Oviedo;
- consentire la partecipazione anche per le Università ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ad alcuni bandi europei sulle MALATTIE RARE, riservata solo agli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS);
- monitorare la corretta applicazione anche a livello regionale della LEGGE 40 come modificata dalle sentenze della Corte Costituzionale; proseguire la campagna per rimuovere gli ostacoli alla ricerca scientifica sulle CELLULE STAMINALI EMBRIONALI; legalizzare l’accesso alla procreazione medicalmente assistita anche ai single o le coppie delle stesso sesso; legalizzare la gestazione per altri solidale, e prevedere un rimborso spese per chi dona gameti al pari dei paesi da cui si importano gameti e embrioni per eseguire tecniche in Italia. Lavorare per la riforma corretta dei LEA anche per la parte della procreazione medicalmente assistita affinché siano incluse tutte le tecniche previste dalla scienza. Promuovere una corretta riforma dei LEA anche in materia di Procreazione Medicalmente Assistita includendo tutte le tecniche a carico del Sistema Sanitario Nazionale.
- proseguire la campagna “ABORTO AL SICURO” per la piena conoscenza e adeguata applicazione della legge 194 su tutto il territorio e, anche alla luce delle nuove linee guida, continuare a promuovere la diffusione e l’accessibilità del metodo farmacologico della INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA nel nostro paese; promuovere un dibattito pubblico e istituzionale sulle indispensabili modifiche della legge 194 emerse dopo 42 anni di sua applicazione, evidenziando i punti di criticità affrontati negli approfondimenti congressuali; continuare la campagna per la contraccezione gratuita, ritenendo tale aspetto uno dei punti qualificanti per il servizio sanitario di un paese che rispetti i diritti della salute riproduttiva.
- LEGALIZZARE L’EUTANASIA, esigendo la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare depositata il 13 settembre 2013, il pieno rispetto della sentenza della Corte costituzionale di parziale legalizzazione dell’aiuto a morire e l’estensione di tale diritto anche a chi non è tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale.
- operare per la piena applicazione della legge sulle DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO in tutta Italia a partire dall’effettivo inserimento dei dati nel registro nazionale;
- sostenere l’operato di SOSeutanasia.it nel fornire sostegno a chi chiede l’eutanasia e reagendo in tutti i modi più opportuni;
- intraprendere tutte le iniziative necessarie per la piena attuazione della CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ promuovendone l’inclusione nei programmi scolastici di ogni livello e continuando a ricorrere in sede giudiziaria nei confronti di enti pubblici ed esercenti di servizi aperti al pubblico affinché rimuovano le barriere fisiche, percettive e sensoriali che impediscono il pieno godimento dei diritti fondamentali delle persone con disabilità; proseguire l’azione perché vengano predisposti e attuati i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA); rilanciare gli obiettivi adottati dal convegno “No Barriere. In ogni senso” organizzato dall’Associazione il 27 giugno 2020 su Registri regionali PEBA, superbonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, accessibilità digitale e firma digitale, assistenza sessuale, modello di gestione unica per tutto quanto attiene alla disabilità e le attività e gli interventi sociosanitari integrati. Evitare che le tipologie di ausili contenuti nel “Nomenclatore tariffario” destinate ai bisogni più delicati e complessi siano acquistate e fornite mediante gare d’appalto che non permettono l’individuazione personalizzata dell’ausilio e la partecipazione della persona alla scelta, e che si istituisca un Comitato “super partes” sui LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA che non preveda la presenza di rappresentanti delle Regioni (soggetti controllati);
- insistere per il corretto recepimento della direttiva Comunitaria 2010/63/UE sulle SPERIMENTAZIONE ANIMALE affinché la normativa nazionale rispetti le procedure di infrazioni contro l’Italia.
- Mettere in atto ogni iniziativa utile affinché in tema di sperimentazione animale l’italia: elimini i divieti aggiunti in sede di recepimento della direttiva 2010/63/UE anche facendosi promotore presso la Commissione europea di istanze volte alla definizione della procedura di infrazione aperta nei confronti dell’Italia per erroneo recepimento della direttiva; rinnovare il sostegno ai ricercatori di Torino e Parma attivi nella sperimentazione sui macachi impedita, senza alcun razionale scientifico, dall’ordinanza sospensiva assunta dal Consiglio di Stato il 9 ottobre 2020 anche attraverso una campagna pubblica e sostegno legale.
- richiedere il superamento della direttiva del 2001 in materia di OGM anche al fine di rafforzare la ricerca in materia di biotecnologie vegetali e in particolare quella che utilizza CRISPR-Cas9 che ha ottenuto il Premio Nobel per la chimica del 2020 da portarsi avanti anche in Italia con sperimentazioni in campo aperto. Fare proprie le raccomandazioni adottate a luglio 2020 all’unanimità dalla Commissione agricoltura del Senato relativamente ad “agricoltura e produzione agroalimentare”.
- ribadire la centralità di politiche attive e di riforme concrete di libertà e responsabilità: dalla genitorialità al matrimonio egualitario per rimuovere tutti gli ostacoli all’uguaglianza formale e sostanziale all’interno dell’ordinamento nazionale con particolare attenzione al dibattito parlamentare in corso sulla prevenzione dei crimini e dei discorsi d’odio nei confronti delle persone LGBTI.
- rafforzare le azioni verso il Parlamento europeo con il fine di portare in discussione la petizione EU CAN DO IT presentata a marzo 2020 e accolta dal PE nell’aprile scorso. Rilanciare la necessità di investimenti europei nella ricerca, nella transizione ecologica e nel consolidamento del dialogo tra scienza e politica per prevenire crisi sanitarie future e al contempo dotarsi degli strumenti necessari per rendere trasparente, sicura, efficiente e partecipata, quindi democratica, la presa di decisioni in materie attinenti la qualità della vita delle persone.
- rilanciare le attività per la promozione e protezione del “diritto alla scienza” in collaborazione con Science for Democracy e le varie reti internazionali di cui l’Associazione fa parte (EU-SAGE e Global Parliamentary Alliance) e le sue implicazioni sulla base degli obiettivi contenuti nella dichiarazione finale del VI Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica del febbraio 2020. Organizzare un appuntamento internazionale il 10 novembre prossimo giornata mondiale per la scienza per promuovere alleanze e sinergie per il pieno rispetto degli obblighi internazionali degli stati relativi al godimento del progresso scientifico.
- sostenere l’iniziativa dei cittadini europei “Stop Global Warming” in collaborazione con Eumans, per spostare il carico fiscale dal lavoro alle emissioni di CO2, come richiesto da 27 Premi Nobel;
- sostenere il processo di rafforzamento della democrazia favorendo l’introduzione e l’istituzionalizzazione di nuove forme di partecipazione civica, come ad esempio le assemblee dei cittadini estratte a sorte, come ulteriore strumento per l’affermazione di diritti, come dimostrato da diversi esperimenti di successo in altri paesi.
- denunciare gli ostacoli alla prescrizione della CANNABIS TERAPEUTICA e la permanente mancanza dei prodotti autorizzati su tutto il territorio nazionale; superare il monopolio pubblico della produzione di infiorescenze; promuovere studi medici sulla cannabis, a partire da quella Made in Italy, anche per predisporre sperimentazioni cliniche. Invitare l’Italia a fare tutto il possibile affinché a dicembre 2020 il voto della Commissione Droghe delle Nazioni unite sulla raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di ricollocare la cannabis all’interno delle tabelle delle Convenzioni sugli stupefacenti si concluda positivamente;
- insistere per la calendarizzazione della proposta di legge d’iniziativa popolare per la LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS E DEPENALIZZAZIONE DI USO E DETENZIONE DI TUTTE LE ALTRE SOSTANZE PROIBITE del 2016 e tutte le altre proposte di cittadini e Parlamentari e continuare a partecipare a tutte le altre iniziative antiproibizioniste a livello nazionale e internazionale;
- promuovere RICERCHE E SPERIMENTAZIONI CON ALTRE PIANTE E SOSTANZE OGGI PROIBITE per consentire in contesti terapeutici esperienze fatte altrove; perseguire una riforma del “controllo internazionale delle droghe” anche attraverso iniziative dei cittadini europei ed agire affinché il regolamento “Novel Food” non adotti misure punitive per la produzione di Cannabidiolo (CBD);
- richiedere che una terapia avanzata ad alto costo – quando sicura, con prove certe documentabili e inoppugnabili di efficacia e approvata dagli enti regolamentatori – sia obbligatoriamente riconosciuta e rimborsata;
- convocare una serie di appuntamenti per discutere delle proposte raccolte negli anni relative al SISTEMA SANITARIO NAZIONALE che, partendo dalle lezioni apprese durante il 2020 e sulla base di quanto deciso al Congresso del 2017, producano articoli per il dibattito pubblico e proposte di riforme strutturali per spostare il sistema dalle acuzie alle cronicità e alla prevenzione;
- proseguire nella valorizzazione dello strumento di CitBot, il chatbot che utilizza tecnologie di intelligenza artificiale per fornire informazioni sulle libertà civili, rafforzando la collaborazione con altre organizzazioni affinché ne diffondano l’utilizzo e contribuiscano ad ampliare le aree tematiche sulle quale sia possibile per gli utenti interagire;
- promuovere, dentro e fuori le istituzioni, modelli di implementazione delle tecnologie riferibili all’intelligenza artificiale che siano basati sull’opportunità che queste offrono sul fronte del rafforzamento dei diritti economici, sociali, culturali, civili e politici della cittadinanza;
- sostenere le proposte della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica e rendere trasparente e senza conflitti di interesse l’attività di verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA);
- potenziare il percorso ScolarMente, rivolto agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado, con particolare attenzione alla dimensione dell’orientamento;
- promuovere l’accesso aperto alla conoscenza (Open Access) a partire dalla modifica della legge 112/2013 per allineare l’Italia alle migliori prassi internazionali.
Promuovere una riforma organica del sistema della Ricerca in Italia, a partire dalla strutturazione dell’Agenzia Nazionale della Ricerca, istituita con la legge di bilancio 2020, che preveda:
- Una revisione delle modalità di finanziamento e valutazione dei progetti di ricerca, con una contestuale profonda riorganizzazione dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR).
- Una modifica delle modalità di reclutamento del personale di ricerca, che superi la legge Gelmini e favorisca la mobilità nazionale ed internazionale dei ricercatori.
- Controlli di qualità, correttezza, trasparenza e conflitti di interesse.
Nel confermare la quota associativa minima di 100 euro annui, il Congresso lancia da subito la campagna di iscrizioni per il 2021, le azioni di promozione della scelta del 5×1000 e quelle per i lasciti solidali.