Qualità dei dati, Salute mentale, Medicina di base e tracciamento dati tra gli ambiti più urgenti.

L’appello di Filomena Gallo e Marco Cappato: “Valutate le nostre proposte per i prossimi provvedimenti in preparazione”.

Insieme a medici, scienziati, statistici ed esperti l’Associazione Luca Coscioni ha studiato sin dall’inizio l’impatto della pandemia e si è confrontata – anche con Parlamentari e membri di Governo – su alcune delle misure potenzialmente utili da mettere in campo per fronteggiare la crisi pandemica che stiamo vivendo. Ora, in questa nuova fase così difficile, torna a dare il suo contributo, con una serie di proposte urgenti formulate in collaborazione con interlocutori tecnici per ogni singolo settore, da Fabrizio Starace, presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP) e membro della Commissione “Colao, a Guido Rasi (EMA) e altri. 

— Qualità dei dati attraverso un monitoraggio a campione e dati disaggregati —

Serve “un campione probabilistico quindicinale anche di poche migliaia di unità”. Come da proposta degli ex Presidenti dell’ISTAT Giorgio Alleva e Alberto Zuliani, il protocollo sanitario sul tracciamento dei contatti in caso di esito positivo del tampone consentirebbe la lettura delle conseguenze sulla salute delle persone e una previsione migliore del possibile impatto sul sistema sanitario. È necessario inoltre disporre di tutti i dati disaggregati e in formato aperto, a beneficio soprattutto della comunità scientifica.


— Interventi di urgenza: Call center per tracciamenti e test rapidi —

Proposte elaborate autonomamente da Luca Carra di Scienza in Rete

“Dove le ASL non sono in grado di effettuare l’attività con il proprio personale è prioritario reperire altre risorse anche non strutturate (studenti universitari, pensionati..) che con un addestramento anche minimo possono effettuare telefonate di tracciamento dei contatti”.

Nel caso di screening in contesti altamente critici gli accertamenti andrebbero eseguiti con una tempistica periodica ravvicinata e con sistemi non invasivi, come i test salivari.

Inoltre, la realizzazione dei test rapidi (tamponi nasofaringei o test salivari validati) deve essere immediatamente estesa ai soggetti con competenze mediche, a partire da ambulatori e studi odontoiatrici.


— Un protocollo nazionale per le scuole —

Serve un unico protocollo nazionale da adottare con test obbligatorio di tutta la classe quando si riscontra un caso positivo, e quarantena per tutta la classe fino all’esito del test. Bisogna poi centralizzare questi dati per consentire un monitoraggio della situazione anche a livello nazionale.

Nel medio periodo: migliorare la circolazione dell’aria all’interno delle aule con impianti di scambio di aria, particolarmente importanti per il periodo invernale.


— Riforma del Comitato tecnico scientifico —

Riformare il Comitato Tecnico Scientifico (CTS): non è più ammissibile che la composizione del CTS sia ancora determinata soltanto dai ruoli istituzionali dei componenti, tanto da ridurlo ad organo di sottogoverno e di mediazione politica, più che all’organo tecnico che dovrebbe essere.

È necessario integrare il CTS inserendo una componente prevalente di epidemiologi, virologi e medici di salute pubblica, esperti di area psicosociale e comportamentale, chiarendo anche le competenze del Comitato e definendo pubblicamente i processi di lavoro e di interlocuzione con le altre istituzioni.


— Una piattaforma europea per Ricerca e valutazione dei vaccini —

Proposta elaborata da Guido Rasi, Direttore esecutivo dell’Agenzia europea per i medicinali

Bisogna proporre all’Unione europea interventi urgenti per superare la frammentazione della ricerca, che ha causato ritardi di mesi nella ricerca sulle terapie contro il SARS-Cov-2. Serve “una piattaforma virtuale organizzata per gli studi clinici in Europa e una “rete di valutazione rapida dell’efficacia dei vaccini nell’uso della popolazione”: “con una cifra minima di 10/12 milioni si può mettere in piedi una piattaforma di coordinamento per vedere subito nel mondo reale in poche settimane come i vaccini si stanno comportando per poter perfezionare le campagne vaccinali nei vari Paesi.”

A ciò si aggiunga che i Paesi membri non stanno ancora mettendo in atto le stesse politiche di test, regole di quarantena, indicazioni per i viaggi e app per il tracciamento dei contatti. Occorre un’iniziativa forte del nostro Governo in sede di UE su questi aspetti.


— Tre miliardi per Medicina generale, Telemedicina e Assistenza domiciliare —

Proposte elaborate da Marcello Crivellini, consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni

Predisporre subito il ​nuovo Piano Sanitario Nazionale (scaduto da 12 anni) dove è necessario formalizzare le percentuali di spesa per settori ospedaliero, distrettuale e di prevenzione.

Estendere ruolo e servizi dei Medici di Medicina Generale tramite maggiori orari di ambulatorio e visite; totale informatizzazione con servizi di teleassistenza.

La valutazione complessiva del costo ammonta a 700/900 milioni di euro sui circa 120 miliardi di spese del Servizio sanitario nazionale. Per l’Assistenza Domiciliare e Domiciliare Integrata è necessaria una politica che punti ad un raddoppio degli attuali interventi, spostando parte della spesa per acuti. In questo caso, la stima di spesa prevista è di almeno 2 miliardi di euro).


— Due miliardi per la Salute mentale —

Proposte elaborate da Fabrizio Starace, presidente della Società italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP) e membro della “Commissione Colao”.

Incrementare l’investimento nei settori Salute Mentale e Dipendenze Patologiche di almeno il 35% rispetto alla spesa attuale​.​ Tale investimento è pari a circa 2 miliardi di euro (1.450 milioni per la Salute Mentale e 550 milioni per le Dipendenze) e dovrà procedere parallelamente ad un ri-orientamento delle prassi dei Servizi verso la personalizzazione degli interventi ed il superamento delle strutture residenziali. Le attività svolte dovranno essere sottoposte a​ monitoraggio e valutazione sistematica​.


— Qualità del dibattito televisivo —

È necessario che il Servizio pubblico per l’informazione radiotelevisiva in particolare garantisca una informazione corretta sulla reale situazione.

Il confronto pubblico fra e con i medici deve essere ispirato a principi di educazione e rispetto reciproco come indicato anche nel codice deontologico, ed è importante in ogni caso informare su quanto affermato da società scientifiche ed altri organismi che trovano nelle loro indicazioni/raccomandazioni finali il sunto del confronto fra i loro componenti, distinguendo chiaramente tali prese di posizione dalle opinioni personali di medici e non.


— Democrazia a distanza —

Bisogna consentire la firma a distanza di referendum e iniziative popolari, ad esempio attraverso SPID, al fine di riattivare diritti costituzionali di partecipazione democratica che sono di fatto cancellati da 7 mesi, proprio in una fase di straordinario accentramento delle decisioni istituzionali e sospensione dell’ordinarietà democratica determinata dallo Stato di emergenza.