Diritto di firma

La battaglia per la firma digitale: i successi dell’Associazione Luca Coscioni

L’Associazione Luca Coscioni ha portato avanti, negli anni, una battaglia cruciale per garantire il diritto alla firma digitale alle persone con disabilità, eliminando ostacoli discriminatori e rendendo la democrazia più accessibile.

Gli inizi della campagna

All’inizio, l’Associazione Luca Coscioni ha seguito due fronti distinti: da un lato, l’iniziativa di Simone Parma e la campagna “Firmo quindi Sono”, che ha portato all’attenzione pubblica il problema dell’impossibilità, per molte persone con disabilità, di firmare documenti fondamentali in modalità autografa. Per questo si chiedeva l’utilizzo della firma digitale. In questo contesto, l’Associazione ha avviato un dialogo con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) per trovare soluzioni concrete. Dall’altro lato, il caso Staderini-De Lucia ha portato nel 2019 alla condanna dell’Italia da parte del Comitato ONU per i Diritti Umani. Questa sentenza ha imposto al nostro Paese di rimuovere gli ostacoli alla partecipazione democratica.

Marco Gentili, Mario Staderini e il ministro Colao: il percorso verso la firma digitale

Nel 2020, siamo riusciti a far approvare l’emendamento Versace, che introduceva la firma digitale a partire dal 2022. Successivamente, nel giugno 2021, Marco Gentili (co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni) e Mario Staderini hanno avviato una serie di iniziative nonviolente, culminate in un dialogo con il ministro Vittorio Colao. Questo confronto ha portato all’anticipazione dei tempi con l’approvazione dell’emendamento Magi, che ha reso possibile la raccolta di firme attraverso la firma digitale, seppure attraverso un sistema a carico dei promotori. Quella raccolta ebbe un grosso successo, tanto che si sono raccolte oltre un milione di firme digitali per i referendum su eutanasia legale e cannabis.

La legge sulla piattaforma pubblica e il portale per le firme online

Nel 2022, durante la raccolta firme per il referendum sull’eutanasia, l’Associazione ha continuato a battersi per la piena operatività della piattaforma pubblica per la sottoscrizione digitale di referendum e leggi popolari. Dopo anni di pressioni e azioni legali, nel luglio 2024 la piattaforma è finalmente entrata in funzione, segnando una svolta storica per la democrazia digitale in Italia.

Il ricorso di Carlo Gentili e la vittoria in Corte Costituzionale

Nonostante questi successi, la firma digitale non era ancora riconosciuta per la sottoscrizione delle liste elettorali. Carlo Gentili, iscritto all’Associazione Luca Coscioni e affetto da SLA, ha fatto ricorso contro questa discriminazione. Il caso è arrivato fino alla Corte Costituzionale, che nel gennaio 2025 ha emesso una sentenza storica: la firma digitale deve essere riconosciuta anche per la presentazione delle liste elettorali, eliminando così un’ingiusta barriera alla partecipazione politica delle persone con disabilità.

Un futuro più inclusivo per la democrazia

Grazie all’impegno dell’Associazione Luca Coscioni e alla perseveranza di attivisti e cittadini, oggi la firma digitale è una realtà che garantisce maggiore inclusione e partecipazione democratica. Il prossimo obiettivo è estendere questo diritto a tutti i livelli istituzionali, per una democrazia davvero accessibile e senza barriere.

L’Associazione continuerà a vigilare affinché i diritti digitali diventino una garanzia effettiva per tutti i cittadini, senza discriminazioni. Per questo ti chiediamo di firmare il nostro appello al Governo, per “Aprire la piattaforma pubblica digitale anche alla sottoscrizione delle liste elettorali”

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