Contraccezione

contraccezione

Il diritto di decidere se avere figli, con chi averli, quando e quanti averne è una componente fondamentale del diritto alla salute riproduttiva, un diritto umano fondamentale, come è stato più volte ribadito dalle Nazioni unite, dall’Organizzazione mondiale della Sanità, dal Parlamento europeo. Dunque, le scelte non riproduttive sono parte integrante del diritto alla salute riproduttiva.

L’Associazione Luca Coscioni promuove l’informazione sessuale e la conoscenza dei metodi contraccettivi affinché tutte le cittadine e tutti i cittadini possano vivere la sessualità e le scelte riproduttive in libertà e responsabilità e si batte per l’eliminazione di tutti i divieti ideologici e antiscientifici che ostacolano l’accesso alla contraccezione. Lo fa a cominciare dalle scuole, dove l’Associazione realizza numerose iniziative di informazione per gli studenti e per il personale docente.


Contraccezione

 ➡ Cos’è

I moderni metodi contraccettivi possono essere distinti in primo luogo in metodi irreversibili e metodi reversibili.

I metodi irreversibili determinano nella stragrande maggioranza dei casi una sterilità permanente, non reversibile, e comprendono i metodi di sterilizzazione, maschile e femminile. Vi è una grossa disinformazione riguardo i metodi di sterilizzazione, legata al tabù culturale e alla stigmatizzazione che circonda scelte che vengono interpretate come lesioni dell’integrità fisica: non sono illegali, come molte e molti pensano, ma  sono difficilmente accessibili, anche quando costituirebbero la migliore opzione per alcune e alcuni (a esempio per donne che siano state sottoposte a numerosi tagli cesarei o interventi sull’utero).

Tra i metodi reversibili, alla cui sospensione o rimozione segue un ritorno alla fertilità, possiamo distinguere i metodi cosiddetti “long acting”, ossia a lunga durata di azione (spirali medicate con rame o con un progestinico, impianti sottocutanei a rilascio ormonale, iniezioni deposito di progestinico) e i metodi “short-acting”, ossia a breve durata d’azione (metodi di barriera, contraccettivi ormonali quali pillola con solo progestinico, pillola estroprogestinica, anello vaginale, cerotto). Sono compresi in questo gruppo anche i contraccettivi ormonali di emergenza (pillola del giorno dopo – leggi qui – e pillola dei cinque giorni dopo – leggi qui).

Tra i cosiddetti “metodi di barriera” (preservativi maschile e femminile, diaframma), i preservativi proteggono anche dalle malattie a trasmissione sessuale. La loro efficacia è strettamente correlata alla correttezza d’uso. Altri metodi, assai meno efficaci, sono quelli basati sul riconoscimento del periodo fertile nella donna, durante il quale la coppia dovrebbe astenersi dai rapporti. Metodi ancora meno efficaci sono gli spermicidi utilizzati da soli e il coito interrotto.

 ➡ Come ottenere i metodi contraccettivi

Sebbene la legge 405 del 1975 sottolinei tra i compiti dei consultori la dispensazione gratuita dei contraccettivi, esiste una grande disparità tra le regioni. In alcune regioni i moderni contraccettivi sono gratuiti per fasce di popolazione individuate come “fragili”: giovani, donne indigenti, donne che hanno già avuto una interruzione volontaria della gravidanza.


La contraccezione d’emergenza

 ➡ Cos’è

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS, 2005), la contraccezione di emergenza comprende tutti quei metodi contraccettivi in grado di fornire alla donna un mezzo privo di rischio per prevenire una gravidanza indesiderata dopo un rapporto sessuale non protetto, o in caso di fallimento del metodo contraccettivo.

Comprendono metodi non ormonali (inserimento di una spirale al rame entro 5 giorni dal rapporto non protetto) e metodi ormonali (in particolare, la pillola del giorno dopo e la pillola dei cinque giorni dopo).

Non esiste un momento del ciclo esente dal rischio di gravidanza, specialmente se i flussi sono irregolari, e, dunque, non esiste un momento in cui sia inutile l’utilizzo del contraccettivo di emergenza.

 ➡ Come funzionano i metodi contraccettivi d’emergenza

Il metodo più efficace consiste nell’inserimento di una spirale medicata al rame entro 120 ore (5 giorni) dal rapporto non protetto; tale metodo ha inoltre il vantaggio di fornire una contraccezione efficace nei 5 anni successivi. La spirale agisce direttamente sugli spermatozoi, grazie alla tossicità per essi del rame, ma potrebbe agire anche sul pre-embrione qualora fosse avvenuta una fecondazione, sia per l’effetto tossico del rame, sia impedendone l’annidamento in utero.

Vi sono poi i contraccettivi di emergenza ormonali, ossia la pillola del giorno dopo e la pillola dei cinque giorni dopo, che agiscono interferendo con l’ovulazione, che viene bloccata o spostata in avanti di 3-5 giorni, vanificando la possibilità di una fecondazione.

I contraccettivi di emergenza ormonali agiscono dunque solo prima dell’ovulazione: la pillola del giorno dopo è in grado di agire fino a che non si abbia la salita dei livelli plasmatici dell’ormone LH, che precedono l’ovulazione, mentre la pillola dei cinque giorni dopo agisce anche quando i livelli plasmatici di LH hanno cominciato a salire. Per questo motivo i due preparati hanno una diversa efficacia, che si traduce in una differente percentuale di gravidanze attese: senza nessun contraccettivo saranno 55 su 1000, con la pillola del giorno dopo a base di Levonorgestrel saranno 25 su 1000, con la pillola dei cinque giorni dopo, a base di Ulipristal acetato saranno 9 su 1000.

L’efficacia dei contraccettivi di emergenza è comunque tanto maggiore quanto più precoce è l’utilizzo in relazione al rapporto non protetto.

Le pillole del giorno dopo e dei cinque giorni dopo non sono pericolose per la salute: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, i contraccettivi di emergenza ormonali soddisfano tutti i criteri che definiscono la dispensabilità senza obbligo di prescrizione medica. Non vi sono segnalazioni circa un aumentato rischio per la salute con assunzioni ripetute, ma è importante ricordare che la contraccezione di emergenza è la misura estrema e che non è efficace se l’ovulazione è avvenuta.

➡ Contraccettivi d’emergenza: ecco come ottenerli

Anche in Italia, dal 2015 per le maggiorenni e dal 2020 per le minorenni, per le pillole per la contraccezione di emergenza NON È NECESSARIA LA RICETTA MEDICA. La pillola del giorno dopo e la pillola dei cinque giorni dopo vengono dispensate behind the counter. Ciò significa che non si tratta propriamente di un prodotto “da banco”, e che il farmacista è tenuto a fornire spiegazioni specifiche, orali o scritte.

Rimane l’obbligo di prescrizione per le minori per la pillola del giorno dopo a base di Levonorgestrel, ma solo perché la casa produttrice non ha avanzato richiesta di modifica della scheda tecnica, dunque per un motivo meramente burocratico. Nel caso in cui la farmacista o il farmacista si rifiuti di dispensare il contraccettivo senza prescrizione, se siete maggiorenni presentate una copia della determina AIFA del 21 aprile 2015 (QUI la determina), se siete minori, e richiedete la pillola dei cinque giorni dopo, presentate copia della determina AIFA dell’8 ottobre 2020 (QUI la determina). 

Nella Camera di Consiglio del giorno 17 febbraio 2022, il Consiglio di Stato con sentenza 2928/2022 ha confermato la determina AIFA sulla cancellazione dell’obbligo di prescrizione della pillola dei cinque giorni dopo per le minori (QUI la sentenza). 

Nel caso in cui il medico cui si rivolge la minore per la prescrizione della pillola del giorno dopo si rifiuti di fare la prescrizione perché obiettore, occorre ricordare che l’obiezione di coscienza è prevista dalla legge 194 solo per l’interruzione volontaria di gravidanza; tuttavia, secondo un parere non vincolante del Comitato Nazionale per la Bioetica questa potrebbe essere estesa alla prescrizione della pillola del giorno dopo, anche in assenza di una gravidanza accertata. In ogni caso, il medico che rifiuta di prescrivere il contraccettivo di emergenza è tenuto ad inviare la ragazza ad un collega non obiettore che sia disposto a fare la prescrizione in tempi brevissimi.

Secondo la legge 405 del 1975, che istituiva i Consultori familiari, i contraccettivi dovrebbero essere dispensati gratuitamente nei consultori. La gratuità comprende l’inserimento della spirale e la dispensazione delle pillole per la contraccezione di emergenza. Per l’inserimento della spirale non è necessario aver fatto prima un pap test o un tampone vaginale.


Cosa facciamo noi

L’Associazione Luca Coscioni è impegnata per abbattere i molteplici ostacoli all’accesso alla contraccezione: ostacoli di ordine materiale, legati in primo luogo ai costi elevati dei contraccettivi, che dovrebbero essere invece dispensati gratuitamente dal nostro Sistema sanitario nazionale, ma anche ostacoli culturali, alimentati dalle false informazioni e dalla medicina difensiva, in un clima di sostanziale latitanza dello Stato che ritiene la contraccezione un argomento “privato”, da relegare nel chiuso delle mura domestiche, privo di rilevanza sociale.

In questo senso l’Associazione lavora per:

  • La corretta informazione sui metodi contraccettivi, a livello istituzionale e soprattutto nelle scuole e nelle università, per promuovere una cultura del diritto alle scelte consapevoli.
  • Il potenziamento della rete dei consultori, che hanno tra i loro compiti istituzionali la promozione e la diffusione delle conoscenze sui metodi per la contraccezione.
  • La gratuità dei moderni contraccettivi, per tutte e tutti e non solo per alcune fasce di popolazione, ritenute “fragili” (giovani fino a 19-24-26 anni, donne che abbiano fatto IVG, donne indigenti ecc.).
  • La destigmatizzazione e la garanzia di una reale possibilità di accesso alla sterilizzazione volontaria.

Si possono segnalare o denunciare inadempienze o abusi cliccando qui oppure contattandoci all’indirizzo info@associazionelucacoscioni.it

Se hai domande puoi interrogare in forma del tutto anonima CitBot, l’intelligenza artificiale per le libertà civili. Puoi usarlo cliccando nell’icona blu che trovi in basso a destra in questa pagina, selezionando “aborto e contraccezione” e facendo la tua domanda! Se hai problemi a trovare CitBot, clicca qui.

(Testi a cura delle dottoresse Mirella Parachini e Anna Pompili — ultimo aggiornamento: 29 novembre 2022)