Legalizzare abbatte i consumi di marijuana tra gli adolescenti

Anche in Europa abbiamo due esempi famosi, che possono dirci qualcosa sugli esiti di liberalizzazioni e depenalizzazioni. Per iniziare, l’Olanda, prima (e più famosa) nazione europea che ha deciso di legalizzare (de facto, perché la legge ha sempre continuato a vietarlo) vendita e consumo di cannabis. Anche se negli ultimi anni la situazione sta cambiando rapidamente, e si assiste paradossalmente ad un inasprimento dell’atteggiamento olandese nei confronti della marijuana, decenni di tolleranza possono fornire un esempio dei risultati di questi politiche.

Stando a un report della Open Society Foundation, la politica di tolleranza verso le droghe leggere ha risparmiato innanzitutto a migliaia di cittadini olandesi il rischio di problemi giudiziari: nel 2006 ad esempio sono stati 19 ogni 100mila gli olandesi arrestati per possesso illecito di marijuana, contro i 269 su centomila degli Stati Uniti, 206 nel Regno Unito e 225 in Francia. Al contempo, la percentuale di olandesi che aveva provato la cannabis si aggirava intorno al 25,7%, in linea con la media europea, e al di sotto di quella Inglese (circa 30%) e americana (quasi 40%). I coffee shop olandesi nello stesso anno avrebbero prodotto inoltre circa 400milioni di euro di introiti per le casse dello stato.

Quella del Portogallo invece è una storia a sé, citata però da molti per dimostrare l’efficacia della depenalizzazione. Per diversi motivi e contingenze storiche, alla fine degli anni ’90 il paese si trovava nella lunga coda di un’epidemia di abuso di stupefacenti, con quasi l’1% della popolazione dipendente da eroina e un’incidenza stratosferica dell’Aids. Per questo, il governo decise di cambiare completamente approccio: depenalizzazione per il possesso (pari a 10 giorni di utilizzo) di qualunque sostanza stupefacente. E a 14 anni, per molti quella scelta si è rivelata un successo.

I dati più importanti ovviamente sono quelli sull’eroina, ma anche sulla marijuana sembrano dirci qualcosa. Stando a quanto riportato dall’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, pur rimanendo la sostanza stupefacente più diffusa nel paese, nel 2012 (a 11 anni dalla nuova politica sulle droghe) solo il9,4 % dei portoghesi tra i 15 e i 64 anni aveva fumato marijuana almeno una volta nell’ultimo anno (in Italia siamo oltre il 30%), in diminuzione rispetto all’11,7% del 2007. Il numero di persone che hanno provato la cannabis almeno una volta nella vita è invece aumentato leggermente, arrivando al 16% della popolazione (dall’8% del 1999). Sempre meno dell’Italia comunque, dove viaggiamo nuovamente intorno al 30% della popolazione.