Via libera all’utilizzo della cannabis per scopi terapeutici nelle Marche.
La giunta Ceriscioli ha approvato oggi il regolamento attuativo della legge numero 1 del 2013. “Le linee di indirizzo forniscono uno strumento di consultazione semplice ed efficace, per i medici e i farmacisti, in modo da armonizzare le attività legate alla prescrizione, alla preparazione e alla fornitura dei medicinali a base di cannabis sul territorio regionale – spiega il presidente di Regione Luca Ceriscioli. L’obiettivo è assicurare l’omogeneità di applicazione, il monitoraggio dei consumi e la riduzione dei tempi di erogazione”.
Il regolamento disciplina gli aspetti organizzativi che coinvolgono gli operatori sanitari nella gestione dei farmaci contenenti cannabis. Questi medicinali saranno a carico del Servizio sanitario regionale per i pazienti residenti nelle Marche. Saranno forniti dai centri autorizzati dalla Regione (le farmacie degli enti del Ssr) per il trattamento di alcune patologie: dall’analgesia con spasticità dolorosa (sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale), alla gestione del dolore cronico (in particolare quello neurogeno), al controllo degli effetti indesiderati della chemioterapia (nausea e vomito) e alla stimolazione dell’appetito nella cachessia e anoressia nei pazienti oncologici o affetti da Aids e nell”anoressia nervosa.
Altre applicazioni terapeutiche della cannabis sono quelle legate all’effetto ipotensivo nel glaucoma resistente alla terapie convenzionali, oltre che nei casi di riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali presenti nella sindrome di Gilles de la Tourette. Nei giorni scorsi l’appello dell’Associazione Luca Coscioni affinché la giunta approvasse celermente i regolamenti attuativi.
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L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.