Quanto ti vorrei…

Elle
Daniela Condorelli

2016: dopo quasi dodici anni e ben 37 sentenze non esistono più i vincoli che costellavano di ostacoli il percorso delle coppie italiane infertili. Non ci sono, o quasi, restrizioni legali, ma ne rimangono altre sociali ed economiche e il risultato è che ancor oggi la coppia sterile, cioè che ha provato senza successo a concepire per un anno, affronta un iter in salita. Così è stato per le oltre 70mila coppie che nel 2013, ultimi dati disponibili, si sono rivolte ai centri italiani di PMA, la procreazione medicalmente assistita.

Ad ogni modo «i livelli essenziali di assistenza sono fermi al 2001», denuncia Filomena Gallo, avvocato, segretario dell’associazione Luca Coscioni. «E in alcune Regioni è stato fissato un limite di età e per il numero di tentativi che la coppia può fare nel pubblico. E ancora: ci sono Regioni come la Puglia, la Campania, il Lazio, la Sicilia e la Calabria, che non rimborsano la spesa se le loro coppie si devono spostare». Così le coppie toscane, lombarde o venete possono fare PMA spendendo 500 euro, mentre quelle pugliesi o calabresi devono pagare di tasca propria dai 4mila euro in su nei centri privati.

A oggi, nonostante la legge 40 si sia sgretolata articolo dopo articolo, per le coppie non c’è certezza. Ai divieti legislativi sono subentrati ostacoli economici e sociali, forse ancor più complessi da superare.

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