La differenza tra Formigoni e Bertone

Marcello Crivellini

Che differenza c’è tra Formigoni, il cardinale Bertone e il Bambin Gesù ? Nessuna, tutti e tre sono campioni di una particolare tecnica che applicano con grande efficienza.

Come è noto Formigoni, da Presidente della Lombardia, ha assunto provvedimenti per favorire il finanziamento di alcune realtà sanitarie (Maugeri di Pavia, S. Raffaele di Milano) al di fuori delle regole in vigore per gli altri operatori sanitari. Secondo l’accusa, sinora confermata, ha ricevuto favori tramite l’amico-mediatore Daccò: il processo è ancora in corso (a proposito, 4 anni di carcerazione senza sentenza definitiva non meriterebbe una battaglia di sinistra, di destra e di centro?). La triangolazione politica (Formigoni & C.)-facilitatori (Daccò & C.)-sanità (Maugeri e S. Raffaele) ha prodotto una distorsione  delle regole sanitarie, un danno di alcune centinaia di milioni di euro per tutti i contribuenti e comodi  vantaggi per alcuni privilegiati.

Ora scopriamo che l’appartamento del cardinale Bertone è stato ristrutturato anche con i soldi del Bambin Gesù, azienda sanitaria proprietà di uno Stato estero (Vaticano), tramite il suo massimo dirigente del tempo, Profiti. Va specificato che in questo caso Bertone e Profiti hanno avuto gioco sin troppo facile perché molte articolazioni della politica (così come per l’IMU delle proprietà immobiliari del Vaticano o per i miliardi dell’8 per mille alla Chiesa cattolica) hanno partecipato a questa triangolazione per avere in cambio favori personali (Bertone) o favori politici. Il Bambin Gesù per la sua normale attività sanitaria riceve già dallo Stato e dalla regione Lazio una corposa remunerazione in via ordinaria in base alle prestazioni erogate a Roma (circa 200milioni l’anno). Riceve poi ogni anno altri soldi dal Ministero della Salute (almeno 5,5 milioni di euro nel 2014) perché Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, pur non essendo italiano. Quest’ultimo finanziamento ha poco senso: perché togliere finanziamenti a centri italiani per finanziarne uno di proprietà e gestione di altri? Ma, tutto sommato, questo è un aspetto numericamente secondario.  

Dal 2002, infatti, è in atto un congruo finanziamento aggiuntivo ai due citati, che non ha alcuna motivazione se non nell’ambito di uno  scambio di favori; tali favori hanno come conseguenza naturale un danno per  gli altri soggetti: i contribuenti italiani e il resto delle strutture sanitarie nazionali che vedono alterare le regole di settore e di merito.

La tabella riporta i finanziamenti aggiuntivi (dal 2003 ad oggi) che i Ministri dell’Economia e della Salute hanno versato all’ azienda  Bambin Gesù; per ogni anno è riportato l’ammontare e i riferimenti di legge.

anno

Finanziamento

(in milioni di euro)

legge

articolo

2003

50

Legge Finanziaria 2003

Art. 52, comma 18

2005

50

Legge Finanziaria 2005

Art. 1 comma 164

2006

50

“     “

“    “

2007

50

Legge Finanziaria 2007

Art. 1 comma796

2008

50

“     “

“     “

2009

50

Legge n 102, 3 agosto 2009

Art. 22 comma 6

2010

50

Legge Finanziaria 2010

Art. 2 comma 67

2011

50

“    “

“  “

2012

50+30

Legge di Stabilità 2012

Art. 33 comma 33

2013

50+30

Legge di Stabilità 2013

Art. 1 comma247

2014

50+30

Legge di Stabilità 2014

Art 1 comma 378

TOTALE

640

 

 

 

 

Questa triangolazione Vaticano-politica-Bambin Gesù,  per la quale i ritorni a Bertone sono l’aspetto forse meno rilevante, è costata ad oggi 640 milioni di euro ed ha avuto una geniale evoluzione tecnica nel tempo.

Per il periodo 2003-2005 si tratta di attività artigianale nel senso che ogni anno la lobby del Bambin Gesù era costretta a conquistarsi il premio di 50 milioni. Poi è parso più naturale prevedere, sempre in Legge Finanziaria, gettoni di 50 milioni che valessero per più anni (2005-2007; 2007-2009).

Ma la ricerca avanza e nel 2009 c’è la svolta: con un decreto legge del luglio 2009, convertito il 3 agosto, si stabilisce di creare un apposito capitolo nel bilancio del Ministero dell’ Economia (sì, quello della spending review) ove far arrivare automaticamente  ogni anno 50 milioni. Inoltre , per evitare sguardi indiscreti, non si nomina più il Bambin Gesù ma “la struttura indicata dall’articolo 1 comma 164, della legge31 dicembre 2004, n.311”. Non è più elegante?

Infine il colpo di genio: visto che 50 milioni sono ormai in pianta stabile nel bilancio dello Stato, perché non aggiungerne altri 30 di volta in volta?  E’ quanto successo con le Leggi di Stabilità 2013 e 2014.

Nessuno ha fiatato, se non a Genova. Infatti a fine 2012 era scesa in campo una altra squadra (Ministro Pinotti-Istituto Gaslini di Genova) nella speranza di ottenere qualcosa; ma si è trattato di dilettanti e hanno ottenuto solo 5 milioni.

Formigoni, Bertone, Bambin Gesù rappresentano bene il sistema Italia: non vince il migliore ma chi ha più conoscenze e scambi vantaggiosi da proporre.