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Massimo Fanelli non ha deciso di morire, ma di lottare fino all`ultimo per conquistare una libertà per tutti: quella di decidere di che morte morire. Da 26 mesi il Parlamento rifiuta di avviare la discussione sulla legge popolare per l`eutanasia legale, depositata da 67 mila cittadini. I legislatori non solo violano la Costituzione ma voltano le spalle a una delle grandi questioni sociali del nostro tempo.
A rimetterci non sono solo i malati e quella maggioranza di italiani che hanno compreso quanto sia importante l`eutanasia legale contro l`eutanasia clandestina. A rimetterci è la credibilità stessa delle istituzioni «democratiche», che rischiano di consolidare l`idea di una politica intesa solo come scontro per il potere, incapace di occuparsi di libertà.
Fanelli, con tanti altri che continuano a firmare su eutanasialegale.it, non pretende che tutti i Parlamentari siano d`accordo, ma che almeno ne discutano. Chiediamo anche che sia consentito ai cittadini di conoscere le ragioni a favore e contro l`eutanasia, come ancora non è mai accaduto in una trasmissione televisiva di massimo ascolto. Non temiamo il confronto, solo l`indifferenza e la censura.
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L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.