Barriere architettoniche: l’ass. Coscioni scrive a Chiamparino

Ass. Coscioni

Lettera a firma della dirigenza dell’Associazione Luca Coscioni (Gallo, Fraticelli, Cappato)  inviata il 29 dicembre 2014 al Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, Sergio Chiamparino, e al Ministro per gli Affari Conferenza Unificata Stato – Città ed Autonomie Locali, Maria Carmela Lanzetta. 


l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica si occupa della tutela delle persone con disabilità ed, in particolare, delle problematiche inerenti la massiccia presenza di barriere architettoniche che impedisce la loro mobilità, vanificando così il diritto all’accessibilità sociale secondo il principio delle pari opportunità con le altre persone. Principio cui è  finalizzata la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006, in vigore in Italia dal 2009.

 

La persistenza di barriere architettoniche si configura come una situazione di illegalità diffusa e di vera e propria flagranza di reato nei confronti delle persone disabili, che viene tollerata pur in presenza della legge del 1986 – la n 41 art. 32, commi 21 e 22, come integrata dall’art. 24, comma 9 della L. 104/92, fin dal 1987 – che obbliga le Amministrazioni centrali dello Stato, i Comuni, le Province e le Regioni all’adozione dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, i così detti “PEBA”, relativi agli spazi pubblici ed edifici pubblici di rispettiva competenza. Le Regioni, oltre ad essere obbligate all’adozione del PEBA concernente le strutture di propria pertinenza, hanno in virtù di questa legge, un preciso obbligo di vigilanza in ordine alla predisposizione dei  PEBA  rispetto ai Comuni ed alle Provincie, dovendo nominare Commissari ad acta in caso di mancata adozione de PEBA.

 

A fronte di questo quadro normativo ed a distanza di 27 anni dalla cogenza dei suddetti obblighi, tutti gli enti locali tenuti all’adozione del PEBA, vale a dire Regione, Province e Comuni non hanno predisposto i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, da ciò risulta evidente che le Regioni non hanno nemmeno compiuto i controlli sui PEBA, né, tantomeno, esercitato il loro potere-obbligo di sostituzione di cui sopra.

 

Quindi vi è una situazione di inadempimento totale dell’obbligo di adottare i PEBA che provoca un grave vulnus ad un primario  diritto soggettivo, quella alla mobilità, che genera intollerabili comportamenti degli enti locali discriminatori nei confronti delle persone con disabilità, censurabili  anche giurisdizionalmente in base alla Legge n. 67 del 2006 “Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni.”. Tutela giudiziaria di cui molti cittadini disabili discriminati  si stanno sempre di più avvalendo con esiti favorevoli, anche tramite l’Associazione Luca Coscioni.

 

 

Quindi reputiamo che la mancata adozione dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche debba essere affrontata con la massima urgenza nell’ambito della Conferenza delle regioni e delle province autonome, da Lei presieduta, al fine del ripristino della legalità per  potere dare inizio immediato all’adozione/attuazione dei PEBA di competenza delle Regioni che attengono principalmente a strutture di particolare importanza quale quelle sanitarie, nonché all’attività di monitoraggio /sostituzione regionale in relazioni ai PEBA delle Province e dei Comuni.

 

Tali soluzioni dovranno necessariamente prevedere che la problematica, investendo i compiti / responsabilità comuni a tutti gli enti locali territoriali,  sia oggetto anche di trattazione in Sede di Conferenza Unificata Stato – Città ed Autonomie Locali, al fine di decidere gli strumenti più idonei per la questione dei PEBA.

Da tenere presente infine che, rispetto ai vincoli imposti da Patto di stabilità, le spese per il graduale abbattimento delle barriere architettoniche, come previste nei PEBA, sono da  considerate un investimento “in conto capitale” perché  valorizzano il patrimonio, rendendo accessibili il nostro Paese, hanno un effetto di volano per l’importante comparto del turismo. Inoltre si evidenza, sul tema coerenza PEBA con la presente congiuntura, che la  Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ha introdotto il concetto di “Progettazione accessibile” ed  “Accomodamento ragionevole” tra i principali impegni dello Stato, strumentali per garantire  e realizzare le pari opportunità delle persone con disabilità.  Concetti che in tema di accessibilità, o meglio delle opere per la rimozione delle barriere architettoniche e sensoriali, forniscono un ampio ventaglio di ricorso a soluzione innovative rispetto agli attuali standard normativi anche a basso impatto di spesa.

 

Auspicando nel ripristino dello Stato diritto, senza dovere essere costretti a ricorrere alla giurisdizione, come troppo spesso avviene nel nostro Paese, porgiamo cordiali saluti.

 

Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni

 

Gustavo Fraticelli, vice-segretario dell’Associazione Luca Coscioni

 

Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni