Ma nelle due principali città italiane qualcosa finalmente si muove. A Roma nei giorni scorsi è stata approvata all’unanimità una mozione del consigliere comunale Riccardo Magi, che impegna il Sindaco e la Giunta Capitolina ad adottare con la massima urgenza il PEBA. “Ci auguriamo – commentano dall’Associazione Coscioni, da sempre in prima linea in questa battaglia – che i tempi per l’attuazione siano celeri perché una qualsiasi città, ma in primis la Capitale, deve essere accessibile in qualsiasi luogo ed edificio senza alcuna discriminazione”.
Va ricordato che nel Marzo 2012 Roma Capitale era stata condannata per comportamento discriminatorio proprio nei confronti di Gustavo Fraticelli, co-presidente dell’Associazione Coscioni. Tuttavia, “pur essendo state messe a norma parte delle fermate degli autobus, dichiarano i rappresentanti dell’associazione- complessivamente resta l’inadempienza in tema di eliminazione delle barriere, oltre al fatto che il Comune non ha ancora risarcito a Fraticelli il danno, come stabilito dal Giudice”.
Per quanto riguarda Milano (allo stesso profondamente in ritardo nell’abbattimento delle barriere architettoniche) la Giunta Pisapia approverà il PEBA entro pochi giorni, con un investimento pari a 6.7 milioni di euro. Coinvolti soprattutto i palazzi comunali, le strade, i mezzi pubblici e i luoghi della cultura. “Già nel 2013 abbiamo destinato 9 milioni di euro per adeguare le stazioni delle linee metropolitane -ha spiegato Carmela Rozza, assessore ai Lavori pubblici. Per le strade abbiamo revocato l’appalto di un milione di euro a un’impresa che non stava eseguendo i lavori e per il 2014 aggiungiamo un altro milione a quello già messo per l’anno scorso e non utilizzato”.
L’auspicio, ora, è che tutti i Comuni e le Province realizzino il mai attuato PEBA. Non si tratta solo di mettere gli scivoli. Quello delle barriere architettoniche è, prima di tutto, un problema culturale.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.
