Presidio disabili gravi, aderisce l’Associazione Coscioni: “Subito Lea e Nomenclatore”

superabile.it

ROMA – “Piena adesione” alla manifestazione organizzata per oggi dal Comitato 16 novembre dinanzi al ministero dell’Economia. E’ quella espressa dall’associazione intitolata a Luca Coscioni, il giovane malato di Sla scomparso 7 anni fa. “Siamo accanto ai malati – scrivono in una nota congiunta Mina Welby e Gustavo Fraticelli co-presidenti dell’associazione – affinché la cura e l’assistenza siano effettivamente fornite e non rimangano ipotesi di norma in atti che non entrano mai in vigore. Basta promesse. Occorre ora realizzare una seria razionalizzazione delle spese per fornire una assistenza adeguata e qualificata ai tanti malati e disabili che da troppo tempo attendono azioni concrete dalla politica”.

I due firmatati ricordano che “il 31 dicembre 2012 sarebbe dovuto essere emanato il decreto sui Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) e il 31 maggio 2013 sono scaduti i termini per l’aggiornamento del Nomenclatore tariffario: nulla è stato fatto. Come già ribadito nell’audizione di alcuni esponenti dell’associazione Luca Coscioni nella Commissione diritti umani, presieduta dal senatore Luigi Manconi, e in una lettera inviata i ministri Lorenzin, Saccomanni e Giovannini sono necessarie l’ approvazione immediata dell’aggiornamento del Nomenclatore e l’emanazione del decreto sui Lea. Su questi punti siamo in attesa di incontro con i ministri competenti e di aggiornamenti in commissione diritti umani”.

Prosegue l’associazione: “Il mancato aggiornamento del Nomenclatore, in particolare, è fatto di estrema gravità perché i ministri competenti sono su questo formalmente inadempienti dal 2000, termine previsto dal Decreto del Ministero della Sanità del 27 agosto 1999 n.332 (Art. 1 e 11); il danno subito dalle persone disabili e non autosufficienti è di grandissima rilevanza tenuto conto che i contenuti dell’attuale Nomenclatore risalgono agli inizi degli anni ’90, un periodo da ritenersi ormai antico relativamente all’evoluzione delle tecnologie bio-mediche”. Inoltre, “in linea con le nuove esigenze demografiche e con l’analisi delle esigenze di salute proponiamo non di ridurre del 25% i posti nelle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa), ma di distribuire, in base alle diverse esigenze, la spesa per l’assistenza. Chiediamo, infine, che l’indicatore Isee (indicatore di reddito e ricchezza) sia esteso in modo opportuno nell’applicazione affinché per la parte contributi esenti Isee, non si crei un meccanismo in cui siano i più poveri a finanziare i ricchi”.