Testamento biologico a Castelfidardo, il consiglio comunale decide di non decidere
A seguito di una petizione popolare indirizzata al sindaco di Castelfidardo, promossa dall’associazione Luca Coscioni per l’istituzione di un registro dei testamenti biologici (dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari), rendiamo merito all’amministrazione comunale di aver portato questo tema all’attenzione del consiglio comunale. Leggendo però i verbali delle sedute ci sarebbe molto da dire su quello che hanno dichiarato i vari consiglieri comunali che, o hanno portato avanti delle argomentazioni non pertinenti e/o dichiarato il loro dissenso poiché sostanzialmente “una persona non può decidere appieno della propria vita”. Ma noi diciamo, chi può decidere della vita di una persona se non la persona stessa? Alla fine, la discussione è stata rimandata in sede di commissione affari istituzionali decidendo che “l’assemblea comunale non ha competenza per deliberare su queste tematiche e ha deciso di mettere fine al percorso iniziato in Consiglio comunale, la commissione ha ritenuto che non sia questo un tema da trattare e da prendere in mano con delle soluzioni locali e di rimandare quindi ad attività magari politiche, ma allacciate a delle attività di istituzioni di livello nazionale”. Ricordando che in Italia oltre 40 comuni hanno istituito il registro dei testamenti biologici tra i quali Cagliari, Firenze, Genova e Torino, si rileva che il consiglio comunale di Castelfidardo non ha avuto il coraggio di dire apertamente che è contrario nel merito all’istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari, evitando la decisione e rimandando la questione a organi superiori e cioè al Parlamento. Considerata che questa è stata la risposta e siccome l’ass. Luca Coscioni (insieme con altre associazioni) ha depositato in Parlamento due mesi fa una proposta di legge d’iniziativa popolare per il rifiuto dei trattamenti sanitari e per la liceità dell’eutanasia chiediamo ai consiglieri comunali di Castelfidardo di sollecitare il Parlamento affinché metta in agenda il prima possibile la discussione di questa proposta di legge.
Da segnalare inoltre che, a seguito di questa petizione sul testamento biologico, il consiglio comunale si è accorto di una lacuna all’interno dello statuto comunale perché non veniva a regolamentare quelli che erano i parametri per la presentazione di queste petizioni, introducendo ora un criterio quantitativo di 100 firme. Quindi ora le petizioni devono essere sottoscritte da almeno cento persone per essere sottoposte all’esame del consiglio comunale. Ci meravigliamo che la nostra petizione abbia sortito questo effetto, le cose sono due o nel corso di questi anni non è stata presentata nessuna petizione al consiglio comunale di Castelfidardo o questa nostra petizione (sottoscritta da 23 cittadini) ha creato un certo imbarazzo e fastidio ai nostri amministratori tanto che per evitare altri casi similari e limitare la discussione su altre petizioni popolari, ha istituito un numero minimo di firme dei sottoscrittori.
Nella lettera inviata al sindaco per conoscere l’esito di questa richiesta, si era evidenziato come nel sito web del comune di Castelfidardo non vi erano le trascrizioni dei verbali e resoconti delle varie sedute del consiglio comunale.
Nella risposta che ci è pervenuta, si fa riferimento a una recente deliberazione del consiglio comunale nella quale si stabilisce che le sedute consiliari nel prossimo futuro saranno documentate attraverso delle riprese audio e video con relativa trasmissione via web.
Questa è una decisione che ci fa molto piacere, anche perché il sottoscritto l’aveva già proposta al comune di Castelfidardo qualche anno fa, che però non fu presa in considerazione, ma come si dice, meglio tardi che mai. In questo modo invece di dover andare alla sede municipale per seguire le sedute del consiglio comunale e sentire delle discussioni nelle quali magari si prevede già cosa verrà deciso, si potrà rivedere e ascoltare le sedute del consiglio comunale quando, dove e come si desidera. Rimane comunque aperta la questione delle sedute svoltesi fino ad ora, i cui verbali e resoconti non sono stati pubblicati.
dr. Renato Biondini segretario cellula di Ancona ass. Luca Coscioni
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