Vivisezione, ricercatori contro la nuova legge

decisione finale, i ricercatori chiedono di tornare al testo di Bruxelles. «Altrimenti siamo pronti ad avviare una procedura di infrazione di fronte all`Ue» annuncia Roberto Caminiti, neurofisiologo della Sapienza. Se l`uso di cani, gatti e scimmie è già ridotto (nella maggior parte dei test si usano i roditori), a preoccupare di più i ricercatori è il divieto di xenotrapianto.

Con questo termine non si intende tanto la sostituzione di organi interi da una specie all`altra. Ma un`altra tecnica assai usata: il trapianto di un piccolo numero di cellule dei tumori dell`uomo nei roditori. Da una dozzina d`anni questo è uno dei metodi più usati per testare i trattamenti oncologici innovativi. «Da sola, quella norma, cancella l`intera ricerca sulle nuove terapie contro il cancro. L`Italia si prepari a chiudere il 60% della sua attività in campo oncologico e tutti gli studi sulle staminali» sintetizza Pier Giuseppe Pelicci, che dirige l`oncologia sperimentale allo leo di Milano. «Gli italiani l`anno scorso ci hanno affidato 100 milioni perché li investissimo in lotta ai tumori» spiega Niccolò Contucci, direttore generale dell`Airc. «A chi diamo ora quei fondi? A ricercatori stranieri?

La ricerca di base può funzionare con l`informatica e gli studi in vitro. Ma la parte applicativa purtroppo non ha alternative agli animali di laboratorio». Per Giuliano Grignaschi, responsabile dello stabulario del Mario Negri, «Somministrare un analgesico prima di un`iniezione è eccessivo. Non si fa neanche con i bambini. La direttiva è molto equilibrata: l`anestesia è obbligatoria quando il dolore della procedura supera quello di una puntura». Che il testo Ue sia un buon compromesso è convinzione di Francesca Pasinelli, direttrice generale di Telethon: «Il testo ruota attorno a due presupposti. Che la sperimentazione su un essere vivente sia necessaria prima dell`approvazione di una terapia. E che salvare una vita umana sia più importante che salvare una vita animale». Secondo un`indagine Ipsos dell` anno scorso in Italia il 32% delle persone ritiene la sperimentazione scientifica sugli animali del tutto accettabile, il 24% abbastanza accettabile, il 21% poco accettabile e il 21% per nulla accettabile.