Sapremo tutto del cervello: come funziona, come lo si ripara e come lo si può migliorare. Questa è la nuova sfida lanciata negli Stati Uniti dal presidente Obama, che ricorda molto la scommessa fatta a suo tempo a proposito del genoma umano. Là si trattava solo di mapparlo, qua si tratta di farne la cartografia e la viabilità, perché il cervello è fatto di centri e di vie: nei centri si elabora l’informazione, le vie la portano da una parte all’altra. II cervello umano contiene 100 miliardi di cellule nervose per un totale di un milione di miliardi di connessioni. Fa quindi paura soltanto progettare un’impresa del genere. Però i progressi sono stati tali che ora possiamo mettere in cantiere una ricognizione complessiva di tutte le aree e di tutti i circuiti. A che scopo? II primo scopo della scienza e sempre quello di capire e quindi noi vogliamo capire come funziona questo miracolo che è il nostro cervello. Ma ovviamente non ci basta capire, occorre applicare. Prima di tutto per quanto riguarda la salute. Con il continuo aumento della vita media il numero di persone di una certa età cresce sempre e quindi la probabilità di avere patologie del cervello o come si dice neurodegenerative è in continuo aumento. La parola Alzheimer fino a poco tempo fa era quasi sconosciuta, ora è diventata anche troppo nota. L’ultimo sforzo che l’impresa si prefigge è di potenziare il cervello sano con circuiti elettronici e chip al silicio per farne una supermacchina.
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.