Il primo paziente, ha spiegato Micera che collabora anche con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dovrebbe essere un ragazzo di 20 anni che ha perso la mano in un incidente. La mano bionica sara’ connessa direttamente al sistema nervoso del paziente con degli elettrodi collegati a due dei nervi principali del braccio, il mediano e l’ulnare, e oltre ad essere controllata con il pensiero dovrebbe inviare, tramite sensori sulla superficie, anche i segnali relativi al tatto: ”Maggiori sono le sensazioni che un amputato ha dall’arto piu’ grande e’ la sua accettazione – ha spiegato Micera durante la sessione, come riportano diversi siti dal Guardian al Daily Telegraph – questa potrebbe essere una nuova e piu’ efficace soluzione clinica per questi pazienti entro pochi anni”.
Mano bionica italiana con senso del tatto
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L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.