NAPOLI. Si è insediato ieri il Comitato scientifico per la registrazione oncologica della Campania. L’insediamento è avvenuto nella Giornata mondiale contro il cancro promossa dalla Uicc (Unione internazionale contro il cancro). Compito del Comitato sarà lavorare per l’adozione di un registro dei tumori per ogni Asl della Campania, al fine di determinare l’eventuale correlazione tra i dati ambientali e quelli epidemiologici. Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ha nominato membri del Comitato, esponenti della comunità scientifica, del mondo accademico e del Ministero della Salute. «L’elemento certo dal quale partire e sul quale non possiamo fare un passo indietro è che in alcune aree del territorio italiano, e per alcune fasce d’età, c’è una minore aspettativa di vita — spiega il governatore —. Credo sia un errore sia anticipare troppo i dati, sia far finta di nulla e dire che non ci sono rapporti diretti tra situazioni di emergenza ambientale, bonifiche di alcune aree. Le due cose vanno studiate, ed è questo il compito del Comitato». Un compito «non banale», spiega la componente del Comitato delegata della Società italiana di igiene Maria Triassi: «II registro avrà un senso e sarà utilizzabile — sottolinea — per dare spiegazioni ai cittadini che chiedono risposte sull’impatto dell’ambiente nella crescita dei tumori. Studiamo un registro collegato ai dati ambientali altrimenti si continuerà a dare risposte emergenziali contraddittorie». Antonio Pedicini, direttore generale dell’Istituto Pascale di Napoli, si è detto «compiaciuto» per l’insediamento del Comitato: «Non partiamo da zero ma dai due grandi registri, uno dell’ex Napoli 4 e uno per la provincia di Salerno, che coprono un milione di abitanti ciascuno quindi comparabili con una regione medio-grande del Paese. Il registro tumori registrerà i malati di tumore per residenza, misurando l’incidenza del cancro in quell’area oltre a misurare la sopravvivenza alla malattia e l’interazione con i dati sull’inquinamento».
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.
