In Salento il primo Cannabis social club. La marijuana sul terreno del Comune.

LA Repubblica Bari

È il primo Cannabis social club in Italia, e sebbene sia vietato dalla legge, è pronto a diventare realtà. Parte dal Salento la rivoluzione delle foglie di canapa: nessun intento ricreativo, ma un aiuto concreto a persone affette da patologie degenerative, come la sclerosi multipla. L’idea è di due ragazzi salentini, Lucia Spiri e Andrea Trisciuoglio, malati anche loro: piantare direttamente la canapa invece che aspettare il farmaco proveniente dall’Olanda, prescrivibile in Puglia grazie alla Regione, il Bedrocan. L’intento dell’associazione, che ha presentato il social club a Racale,nel Salento, è quello di “garantire ai soci una fornitura costante di cannabis, che non aiuta certo a guarire ma dà sollievo e soprattutto riduce dolori e spasmi. Allo stesso tempo – è stato spiegato – in questo modo si strappano i malati al ricorso a organizzazioni più o meno criminali, l’unica possibilità finora esistente per acquistare il prodotto”. Ad affiancare Lucia e Andrea nel loro atto di “disobbedienza civile” ci sono l’onorevole Rita Bernardini e Mina Welby, oltre ai Sud Sound System. Tutti presenti nell’aula consiliare di Racale, insieme al giovane sindaco Donato Metallo – ha solo 31 anni – che ha sostenuto dal principio il progetto del Cannabis social club, e che anzi metterà a disposizione di Lapiantiamo un terreno dove coltivare la canapa – ovviamente le coordinate non saranno rese note. “Contiamo di cominciare già agli inizi di marzo”, è l’auspicio di Trisciuoglio. Intanto sono centinaia le richieste da parte degli ammalati, “anche di mamme di bambini di tre anni affetti da sclerosi multipla”. L’associazione garantisce che ogni caso sarà studiato singolarmente, perché i soci possano usufruire della cannabis.  – LEGGI L’ARTICOLO