Che fine faranno i Lea? Lettera di Lucio Bertè all’assessore alla sanità della Lombardia Melazzini e Intervista a Radio radicale

Lucio Bertè

 

Lettera già inviata a tutti gli assessori alla salute delle Regioni e al ministro Balduzzi 

Milano, 19 dicembre 2012

Gentilissimo Assessore Melazzini e p.c. Presidente della Regione Formigoni,

la prego di leggere la lettera da me inviata al Ministro Renato Balduzzi perchè ottemperi agli impegni presi nei confronti dei cittadini affetti da malattie neurodegenerative che nei mesi scorsì, uniti nel Comitato “16 novembre” Onlus, condussero un’azione nonviolenta. di grandissima rilevanza civile che lasciò tutti ammirati per il coraggio e per l’estrema ragionevolezza delle rivendicazioni. Gli stessi Ministri Balduzzi e Fornero ne furono conquistati e fecero delle solenni promesse che permisero la sospensione di uno scopero della fame e delle terapie che rischiava di provocare ulteriori tragedie.

Alcuni di noi dell’Associazione Luca Coscioni – a partire da Maria Antonietta Farina Coscioni e da Mina Welby – fecero subito partire un digiuno per tenere acceso un piccolo fuoco di dialogo con il Governo, come garanti del risultato politico raggiunto per esclusivo merito dei cittadini con disabilità gravissime, molti dei quali affetti da SLA, consapevoli della loro breve attesa di vita e per questo assolutamente determinati a viverla nella pienezza della loro dignità umana.

Per questo anch’io sono in digiuno dalla mezzanotte del 31 ottobre scorso.

Ora che il Governo è dimissionario, tutti vorremmo che questo non compromettesse gli impegni presi dai Ministri Balduzzi e Fornero: la nuova edizione dei LEA, promessa entro la fine del 2012 per noi dovrebbe rientrare tra gli “affari correnti” ed essere licenziata.

Ma noi crediamo che il Governo possa anche anticipare il secondo impegno, quello per il rinnovo del Nomenclatore delle protesi e degli ausili (annunciato per giugno 2013), ma in attesa di adempimento legale dal lontano 2001, e dunque “affare corrente” per la Repubblica italiana da 12 anni. Se i malati di SLA non possono attendere, questo vale anche per noi e per le Istituzioni.

Ecco perchè chiedo a tutti gli Assessori regionali alla Sanità di esprimere il loro sostegno per far anticipare a fine dicembre, con i LEA, almeno la parte del Nomenclatore che attiene agli ausili per i malati di SLA, ausili che non possono essere trattati alla stregua di pannolini e siringhe.

Io sono convinto che sia possibile. Che deve essere possibile, per mettere in salvo un barlume di credibilità della politica. Su questo investo il mio (assai misero) digiuno in adempimento ad una promessa fatta a Luca Coscioni in persona nel 2004, anche come Consigliere regionale della Lombardia.

Negli anni scorsi, proprio a partire dalla Lombardia e dai suoi Assessori alla Sanità – il Presidente Formigoni ne è testimone – ho avuto la prova della grande sensibilità presente non solo tra i cittadini, ma tra tutte le forze politiche, su questa tematica.

Caro Assessore, grazie anche alla sua storia, alla competenza che tutti le riconosciamo e all’impegno civile da lei profuso anche da cittadino su questo fronte del Diritto, sono convinto che il suo sostegno oggi possa essere determinante per ristabilire in parte la legalità della Repubblica.

La ringrazio per l’attenzione e la saluto molto cordialmente