Cura Zamboni e libera ricerca. Appello al ministro Balduzzi

La Nuova Ferrara

Una lettera-appello al Ministro della salute Renato Balduzzi in difesa della libertà di ricerca sull’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (Ccsvi) e sulla sclerosi multipla. A firmarla, le otto associazioni e fondazioni di volontariato che in Italia rappresentano i malati delle due patologie (Aic Onlus, Ass.SM Onlus, Ccsvi Campania Onlus, Ccsvi nella Sm Onlus, Isola Attiva Onlus, L’Abbraccio Onlus, SclerosiMultipla.com, SMuovilavita Onlus) e le tre associazioni “consorelle” internazionali da Gran Bretagna e Australia (Ms Ccsvi-Uk, Ccsvi-Australia e Vital Now-Uk). Una quarta associazione straniera, canadese, ha espresso sostegno all’azione dei firmatari.

La lettera, consegnata ieri al ministro, accompagna un documento congiunto, indirizzato a tutte le istituzioni che in Italia soprintendono alla sanità pubblica, che rivendica l’insopprimibilità della libera ricerca medica. La lettera si affianca alla consegna di una petizione nazionale per il riconoscimento della Ccsvi come patologia a sè stante e il suo inserimento nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) firmata in poco tempo da 12mila persone. Viene fra l’altro criticato il tentativo di interferire da parte dell’Aism, attraverso lo studio Cosmo, con la sperimentazione ‘Brave Dreams’.