Un “sogno’ durato solo poche settimane quello degli Ordini. Sia dei medici, in attesa da oltre cinquanta anni della riforma di inizio ‘900 e sia delle professioni sanitarie che sono ancora una volta arrivate a un passo dall’Ordine e che ancora una volta sembrano destinate a dover aspettare. E questo nonostante la previsione di cambiare solo tre degli attuali Collegi in Ordini e di inserire con albi ad hoc le 17 professioni ancora scoperte in quello capitanato dai tecnici sanitari di radiologia medica. L’omnibus che all’inizio sembrava destinato a prendere la via della sede legislativa in commissione Igiene e Sanità al Senato è stato frenato sul nascere dalla fine della legislatura. E con l’omnibus se ne vanno anche gli “aggiornamenti” della legge Balduzzi promessi ai medici sulla responsabilità professionale e quelli ostacolatissimi (sono il motivo del ritardo della discussione in Senato) sulla cancellazione dei farmaci obsoleti e costosi dalla fascia A del prontuario. Dovrà aspettare anche la definizione di «atto medico» per stabilire il fondamento della liceità della condotta del medico e quindi della sua irrilevanza penale se eseguita secondo le norme etiche e deontologiche e ritenuta necessaria per la salute del paziente. E tra le altre norme quelle sulla sperimentazione con l’individuazione di criteri per percorsi formativi sugli studi clinici e sperimentazione dei farmaci e dei dispositivi medici e nell’ambito dei programmi obbligatori di formazione continua in medicina. Fermo per ora l’aggiornamento dei Lea con le prestazioni a favore del parto indolore anche mediante il ricorso a tecniche avanzate di anestesia locale e di tipo epidurale, l’ampliamento della sfera dei soggetti che possono operare nelle reti per le cure palliative pubbliche o private accreditate, l’equiparazione ai medici Ssn dei dirigenti del ministero della Salute. E ferma anche la possibilità per le Regioni in piano di rientro di parziale deroga al blocco del turn over delle Regioni sottoposte a piano di rientro limitata al 25% e condizionata alla verifica da parte dei tavoli tecnici del raggiungimento degli obiettivi di piano. Tra le norme che sarebbero state inserite nell’omnibus poi c’era anche la soppressione della previsione dell’istituzione della “pianta organica” per le farmacie come strumento ordinario di programmazione del servizio farmaceutico sul territorio e la messa a punto di specifici criteri per individuare le zone in cui aprire le nuove farmacie, mentre per il trasferimento delle vecchie si ribadisce il criterio secondo cui i nuovi locali debbono distare almeno 200 metri dagli altri esercizi farmaceutici.
Balduzzi tenta l’ultimo giro di tavolo. Patto, Lea, ospedali: ultime carte
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.