Procreazione, Ass. Coscioni: bene rinvio consulta L.40

ais-sanità.it

“La battaglia iniziata da Luca Coscioni oltre 12 anni fa sulla ricerca sulle cellule staminali embrionali segna oggi un importante passaggio. Ancora una volta  si dimostra quanto da noi espresso più volte ovvero la fondatezza nel dire che il divieto di revoca del consenso informato è un divieto incostituzionale ai sensi dell’art. 32 della nostra Costituzione. La revoca del consenso avviene già per tutte le altre patologie ed è indispensabile per il percorso terapeutico del paziente. Inoltre il giudice, esprimendosi  sul divieto di utilizzo ai fini della ricerca degli embrioni sovrannumerari malati o abbandonati, conferma il paradosso di questa assurda legge 40: in Italia è vietato estrarre linee cellulari embrionali ma si può fare ricerca con esse se importate dall’estero. Il giudice ha rilevato nella sua decisione che la legge 40 entra in contrasto con gli articoli 33 e 9 della carta Costituzionale che sanciscono la libertà di ricerca scientifica in Italia e pertanto ha rimando la legge alla Consulta. Questi due nuovi aspetti della legge 40 di nuovo al vaglio ora dei giudici della Corte Costituzionale  erano stati già oggetto dei  quesiti referendari del 2005. Sarebbe stato opportuno e necessario non boicottare quel referendum, risparmiando a tante coppie inutili sofferenze e evitando di porre inutili e ideologici paletti alla libertà di ricerca scientifica nei nostri laboratori. Avrebbe significato garantire la salute ai cittadini del Paese. Quello che non fa il Parlamento, ovvero cancellare la legge 40, lo stanno facendo i tribunali. Siamo ancora lontani dalla Francia il cui Senato  ha approvato, nella notte fra il 4 e il 5 dicembre, una proposta di legge che autorizza la ricerca sulle cellule staminali embrionali”. Lo dichiara in una nota Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni.