“Ogni anno in Italia 16mila casi Welby e Englaro”. Intervista a Mario Riccio.

fainotizia
Redazione fainotizia.it

Mario Riccio è il medico anestesista di Cremona che aiutò Piergiorgio Welby a morire. La sera del 20 dicembre del 2006, dopo averlo sedato gli staccò il respiratore che lo teneva in vita. Indagato per omicidio del consenziente, Riccio viene definitivamente prosciolto il 23 luglio del 2007, quando il GUP di Roma, Zaira Secchi ordina il non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato. Una sentenza storica che riconosce il diritto del malato di rifiutare la terapia o la prosecuzione di terapie non volute. In un’intervista a margine degli Stati generali dei diritti civili organizzati dall’Associazione Luca Coscioni, il dottor Riccio ha raccontato a Fai Notizia come la sospensione dei trattamenti sia una prassi all’ordine del giorno in Italia.“C’è uno studio dell’Istituto Mario Negri- ha spiegato l’anestesista-  che dice che su 30mila pazienti che muoiono ogni anno nei reparti di terapia intensiva (su 150mila ricoverati), 16 mila, ovvero più della metà, muoiono in seguito a una decisione medica di non iniziare, sospendere o limitare la terapia. Quindi ci sono in Italia- se vogliamo vederla in maniera provocatoria- 16 mila casi Welby o Englaro all’anno”.

Qui l’articolo e il video