Parte da oggi la campagna di diffusione dello spot per la legalizzazione dell’eutanasia sulle reti tv locali e nazionali, prodotto dall’Associazione Luca Coscioni e realizzato da Studio12.
Protagonista dello spot della durata di un minuto, visibile sul sito www.eutanasialegale.it, (anche nella versione da 15 secondi) Gilberto, un malato terminale che ha risposto all’appello dell’Associazione Luca Coscioni per la campagna ‘AAA Malato terminale cercasi’.
L’iniziativa segue alla conferenza stampa di presentazione della sua video-testimonianza. “Io sono in attesa di morire. E non mi interessa sopravvivere soffrendo come un cane. Non mi sembra giusto.” Queste le sue parole per sensibilizzare opinione pubblica e politica sul tema dell’autodeterminazione in materia di fine vita.
La campagna è partita attraverso una promozione su Facebook. Contemporaneamente, lo spot è stato proposto a televisioni e radio locali (è già stato mandato in onda su Telepordenone). L’obiettivo è quello di raccogliere su www.eutanasialegale.it fondi e disponibilità per iniziare la raccolta di 50.000 firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che regola l’eutanasia e il testamento biologico (“bastano 7 firme in ciascuno degli 8000 Comuni italiani”), per portare nelle istituzioni la voce di quella maggioranza di italiani che ritengono sia venuto il tempo per regolamentare le scelte di eutanasia.
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L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.