Ringrazio innanzitutto l’Associazione per avermi permesso di partecipare, con il mio intervento, che sarà comunque breve, che vuole testimoniare l’impegno civile in tema di diritti fondamentali e dare risalto ai soggetti che si occupano di diritti fondamentali. Questi sono, in primo luogo, le associazioni come la “Luca Coscioni” e, in secondo luogo, gli avvocati che si occupano di diritti fondamentali.

Essi hanno l’impegno di portare avanti battaglie, anche di lungo periodo, per poter ottenere la garanzia dei diritti umani.

Mi soffermo sull’importanza che hanno le associazioni come la “Luca Coscioni” nel ruolo essenziale della difesa dei diritti umani.

L’attività e l’impegno, le battaglie che si intraprendono quotidianamente, le campagne di sensibilizzazione, le azioni civili, le azioni giudiziarie, tutta l’attività che viene svolta quotidianamente nel tempo su queste basi, che servono a garantire i diritti fondamentali, hanno una visibilità e un’attenzione a livello internazionale di particolare rilevanza.

Dovete sapere che il Consiglio d’Europa, che è un’istituzione internazionale intergovernativa nata nel ‘49 dopo la seconda guerra mondiale, ha una particolare attenzione per le associazioni che si occupano di diritti umani. 

Perché questo? Perché queste associazioni colmano quel vuoto che può esistere a livello nazionale a garanzia dei diritti fondamentali. Si iniziano delle battaglie che possono portare a evidenziare problematiche importanti e solo successivamente arrivano i trattati internazionali  e quindi le normative nazionali che garantiscono un diritto fondamentale per cui ci si è battuti.

Ecco quindi l’importanza dell’attività che svolge l’Associazione Coscioni da dieci anni con tutta la sua attività.

Mi soffermo ora alla mia esperienza professionale. Sono avvocato e ho lavorato presso la Corte europea dei diritti dell’Uomo per più di quattro anni e poi ho ripreso la mia attività di avvocato libero professionista.

Ora mi occupo di tutelare e di ricorrere davanti alla Corte per garantire i diritti fondamentali.

La Corte europea è un sistema di controllo di tipo giudiziario che ha lo scopo di garantire i diritti che sono iscritti nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Questo trattato è il più importante tra quelli del Consiglio d’Europa.

La Corte è un sistema molto interessante per tutti i cittadini, per tutte le persone, perché vi è ricorso diretto. Ognuno è titolare dei diritti fondamentali garantiti dalla Convenzione e quindi, per questo, ogni singola persona ha la possibilità di accedere direttamente a questo tipo di sistema. 

Quindi, è molto importante che ciascuno di noi abbia coscienza dei propri diritti e che li faccia valere anche a livello internazionale.

Perché questo? Perché a livello internazionale e, nello specifico, davanti alla Corte europea, convenuto è sempre lo Stato, è sempre il Governo, il quale deve sostenere, in modo credibile, scelte politiche e legislative che a livello nazionale possono aver inciso negativamente, compresso in maniera sproporzionata un diritto fondamentale. 

Ci sono tante sentenze della Corte che trattano di temi vicini o che stanno a cuore dell’associazione Luca Coscioni.

Ne abbiamo viste tantissime e da molto tempo la giurisprudenza della Corte europea ha fissato dei principi.

In tema di procreazione ad esempio, la Corte ha affermato che questo è un diritto garantito dall’articolo 8 e quindi, quando il Governo legifera su questo importante diritto, deve intervenire in modo bilanciato. Ecco perché spesso gli Stati contraenti alla Convenzione, tra cui l’Italia, sono chiamati a rispondere della violazione dell’articolo 8, ma anche dell’articolo 2 e talvolta dell’articolo 3 della Convenzione.

Ricordo che l’articolo 8 della Convenzione si occupa del rispetto del diritto alla vita privata e familiare, l’articolo 2 del diritto alla vita e all’integrità fisica e l’articolo 3 del divieto di maltrattamenti e trattamenti inumani.

Ci sono tantissime sentenze. In materia di procreazione medicalmente assistita c’è la sentenza Evans contro Regno Unito, la sentenza Dickson contro Regno Unito del 2007, e la sentenza S.H. contro Austria e infine Costa e Pavan c. Italia.

La Corte ha affermato un principio importante, ossia che la scienza e lo sviluppo delle tecnologie scientifiche devono essere sempre all’esame e all’attenzione dei Governi, perché non ci si deve attestare su principi giuridici che poi possono essere superati nel giro di poco tempo dall’evoluzione scientifica.

Per questo la Corte ha invitato gli Stati membri a prestare attenzione alle scoperte scientifiche. Questo noi lo dobbiamo sempre ricordare.

Per questo è molto importante presentare ricorsi alla Corte.

Essi vanno presentati in modo strutturato e approfondito, perché il ricorso ha lo scopo di porre l’attenzione, a livello internazionale e quindi a tutti gli Stati europei aderenti, della validità o del progresso della scienza in un certo campo in cui un diritto fondamentale è in gioco.

Ricordo poi che, per quanto riguarda la Corte europea, nella proposizione dei ricorsi, esistono degli “sbarramenti” sotto il profilo procedurale.

In merito ricordo che circa il 94% dei ricorsi presentati alla Corte sono rigettati per questioni di ricevibilità. Può succedere quindi che, pur avendo tutte le ragioni, un ricorso possa essere dichiarato irricevibile per una questione meramente procedurale.

Richiamo infine all’attenzione il ruolo che ha avuto l’Associazione “Luca Coscioni” nell’ultima sentenza Costa e Pavan, dove è intervenuta come terzo, portando un lodevole contributo alla risoluzione del caso.

Preciso che il terzo interveniente, in una procedura davanti alla Corte è, “ad adiuvandum” sia per il ricorrente che per la Corte stessa. L’intervento del terzo permette alla Corte europea di conoscere concretamente e in maniera approfondita la situazione nazionale, che magari il Governo convenuto tiene più nascosta. Tale intervento è quindi prezioso.

Ho molto apprezzato l’intervento dell’Associazione, riportata nella sentenza Costa e Pavan. In particolare, nella parte della sentenza dove si richiama il diritto interno, sono state citate sentenze nazionali che non sarebbero state riportate se l’Associazione “Luca Coscioni” non fosse intervenuta.

Ecco l’importanza di esserci, sempre, secondo le proprie possibilità.

Ed esserci sempre, perché questo permette l’avanzamento ed una maggiore garanzia dei diritti fondamentali.

Vi ringrazio