C´è il terzo sì al testamento biologico

Il Giornale di Vicenza Clic
Daniele Guarda

CONSIGLIO COMUNALE. Ok alla delibera con una correzione: in municipio sarà consegnato un atto che indica dove sono depositate le volontà

Dribblati i vincoli della normativa Variati adesso si dice favorevole Ma l´Udc e una parte del Pd votano contro o si astengono

Ci sono voluti tre anni ma alla fine il testamento biologico ha passato l´ultimo e definitivo scoglio del consiglio comunale. La proposta di delibera è stata approvata ieri sera in aula con 21 voti favorevoli. Non è la prima volta che l´argomento, per il quale si è mobilitata l´associazione Coscioni di Vicenza, arriva in sala Bernarda. Anzi, per la precisione è la terza. «Se le prime due però – conferma Achille Variati – erano state solamente delle mozioni che non sono andate avanti, adesso la situazione cambia. Sono favorevole a questo documento». Una premessa è doverosa. Quello che sarà istituito a palazzo Trissino, grazie alla delibera approvata ieri, non sarà un vero e proprio registro. Si tratterà invece di un elenco che rimanderà al documento vero e proprio. «In sostanza – spiega il sindaco – il testamento biologico non sarà consegnato e archiviato in Comune. Qui si potrà lasciare, e notificare, un proprio ! atto che certifica dov´è stata invece depositata la propria volontà. È una dichiarazione sostitutiva di notorietà».
La modifica è stata resa necessaria per ottenere l´ok da parte del segretario generale. «Non è legittimo – si legge nel documento che accompagna la delibera – che il Comune si doti del registro, perché il parlamento non ha ancora legiferato in merito. E quindi non si può autorizzare un singolo ente locale a surrogarsi allo Stato». Da qui la correzione voluta dal sindaco e affidata a un emendamento di Federico Formisano, capogruppo del Pd, che di fatto istituisce l´elenco che rimanda al vero e proprio registro. «È vero – afferma il sindaco – ci sono state due mozioni approvate a maggioranza dal Consiglio riguardanti questo tema, e io non sono andato avanti. Non ho ritenuto di procedere perché l´impostazione prevista da quei documenti mi avrebbe portato ad assumere orientamenti non previsti dalla legge: non lo farò mai! . Grazie all´emendamento precisiamo di cosa si tratta. C! iò non toglie che sia necessario regolare la questione con una norma chiara». 
Si passa quindi alle votazioni. Cinzia Bottene è in prima linea. «Qui – commenta la consigliera di Vicenza libera – stiamo dando la possibilità a ogni persona di scegliere sulla propria morte: decidere se accettare una condizione innaturale creata dalla tecnologia medica per mantenere in vita un corpo che di funzioni umane non ha più nulla». Dall´altra parte Daniele Guarda, capogruppo dell´Udc: «La vita è un dono e va tutelata anche nella fase in cui sta per terminare. Questo testamento va contro la vita».
Il sindaco Variati, che si assenterà per impegni prima della votazione, confessa che «in questo caso ognuno di noi deve avere una sana e profonda laicità. Quando si regolano i comportamenti occorre il massimo rispetto, anche se ciascuno di noi ha dei valori e dei punti di riferimento».
Marco Appoggi (Lista Variati) è sulla stessa linea d´onda: «L! ´etica va distinta dalla politica». Nico Pigato (Lista 360 gradi) conferma l´impegno «perché siamo una lista civica». Di diverso avviso Eugenio Capitanio: «Trovo questo elenco quasi una presa in giro. Non ha valore». 
Il consigliere del Pd decide di astenersi. Con lui anche i colleghi di maggioranza Mariano Docimo e Fioravante Rossi. Alla fine della votazione i favorevoli saranno 21. Solamente due i contrari: Daniele Guarda e Luigi Volpiana.