ROMA – Filomena Gallo è l`avvocato che ha seguito la coppia di Cagliari. Segretario dell`Associazione Luca Coscioni ne ha seguite altre quattro che erano nelle stesse condizioni. Una di loro, qualche mese fa, con fecondazione artificiale e diagnosi preimpianto, è riuscita ad avere un bimbo. Sano.
Dopo questa sentenza i centri pubblici saranno obbligati ad effettuare test di diagnosi preimpianto?
«Certo è che non potranno rifiutarsi o trovare scuse. Ora nessuno dei 76 centri pubblici sui 357 attivi in Italia fa questo esame anche dopo le diverse sentenze. E così si arricchiscono i privati».
Qual è il prezzo?
«Dai 6 ai 9 mila euro».
Nonostante la decisione del tribunale di Cagliari una coppia con lo stesso problema dovrà comunque fare ricorso?
«Sì. Se una coppia si vedesse rifiutato il test dovrebbe comunque avviare un`azione legale. Questa sentenza è un precedente determinante. E probabilmente il ricorso andrebbe a buon fine».
Crede che casi come questi siano molti in Italia?
«Seguo la fecondazione assistita dal 1998 quando non c`era la legge. Mi dedico gratis alla causa perché ci credo e perché sono tante le coppie, con patologie genetiche, che vivono con sofferenza l`impossibilità ad essere padri e madri».
L’Associazione Luca Coscioni è una associazione no profit di promozione sociale. Tra le sue priorità vi sono l’affermazione delle libertà civili e i diritti umani, in particolare quello alla scienza, l’assistenza personale autogestita, l’abbattimento della barriere architettoniche, le scelte di fine vita, la legalizzazione dell’eutanasia, l’accesso ai cannabinoidi medici e il monitoraggio mondiale di leggi e politiche in materia di scienza e auto-determinazione.