‘Importanti novità sulla legge sulla fecondazione assistita’

 

 

CONFERENZA STAMPA

‘Importanti novità sulla legge sulla fecondazione assistita’

Giovedì 15 novembre, 14:20

Sala Stampa della Camera dei Deputati

Via della Missione 4, Roma

 

Ristabilita l’equità dell’accesso alle cure: questa la sintesi della sentenza del Tribunale di Cagliari che ha ordinato al laboratorio di citogenetica dell’ospedale Microcitemico di Cagliari di eseguire l’indagine diagnostica preimpianto o di utilizzare strutture esterne,  a seguito della fecondazione in vitro della coppia infertile ricorrente: lei affetta da talassemia, lui portatore sano.  In base alla legge 40 possono accedere alla procreazione medicalmente assistita perché infertili e quindi anche eseguire diagnosi preimpianto per verificare prima dell’impianto in utero se l’embrione è affetto dalla patologia dei genitori. Tuttavia il laboratorio di citogenetica della struttura pubblica che deve analizzare il campione si rifiuta di analizzare le cellule. La coppia avrebbe potuto rivolgersi ad una struttura privata i cui costi però si aggirano intorno ai 9000 euro a ciclo, cifra incompatibile con il loro reddito. Pertanto la coppia, assistita dagli avvocati Gallo e Calandrini domiciliati presso Chiesa si rivolge al Tribunale di Cagliari per chiedere l’esecuzione dell’indagine richiesta alla struttura pubblica e prevista dalla legge 40 art. 14 c. 5.: risulta, infatti, del tutto illegittimo oltre che gravemente lesivo dei diritti costituzionalmente garantiti il rifiuto della struttura pubblica. L’azienda ospedaliera è stata dunque condannata perché viola la legge 40/2004. Nel procedimento sono intervenute le associazioni Cerco un bimbo, L’altra cicogna oltre alla Associazione Luca Coscioni con atto unico.

In Italia, attualmente esistono 357 centri di fecondazione medicalmente assistita attivi. Di questi i centri, quelli che applicano tecniche in vitro identificati per secondo e terzo livello sono 202 e, nello specifico di questi 76 svolgono servizio pubblico e 22 servizio privato convenzionato, i rimanenti 104 offrono servizio privato.

In base alla decisione ottenuta tutti i centri pubblici, di cui nessuno effettua diagnosi preimpianto ad oggi, saranno obbligati ad osservare scrupolosamente la legge 40 perché effettuare tecniche di fecondazione in vitro significa anche avere l’obbligo, se la coppia lo richiede, di fornire informazione sullo stato di salute dell’embrione. Tutti i cittadini hanno diritto di poter accedere a trattamenti sanitari.

 

Prenderanno parte alla conferenza:

Filomena Gallo, avvocato e Segretario dell’Associazione Luca Coscioni

Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni

Emma Bonino, vice presidente del Senato

Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e Presidente onorario Ass. Coscioni

Angelo Calandrini, avvocato

Renato Chiesa, avvocato