Cannabis ai malati Passa la legge veneta

Corriere del Veneto

VENEZIA — Ieri l’assemblea di Palazzo Ferro Fini ha approvato all’unanimità la legge che prevede l’avvio sperimentale della distribuzione gratuita negli ospedali e nelle farmacie di preparati a base di cannabinoidi, previa prescrizione medica, ma anche la produzione diretta. Significa che il Veneto potrà acquistare direttamente, al prezzo di costo, i cannabinoidi ad uso terapeutico. Voto unanime Passa la legge che prevede produzione e distribuzione dei farmaci.

Serpelloni: «Verificherò se rispetta le competenze statali» Cannabis ai malati, arriva il via libera bipartisan. Archiviate le polemiche estive con il capo del Dipartimento antidroga della Presidenza del Consiglio, Giovanni Serpelloni, ieri l’assemblea di Palazzo Ferro Fini ha approvato all’unanimità la legge che prevede l’avvio sperimentale della distribuzione gratuita negli ospedali e nelle farmacie di preparati galenici a base di cannabinoidi, previa prescrizione medica, ma anche la produzione diretta, grazie a una convenzione con il Centro per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura di Rovigo e lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, i soli autorizzati in Italia Significa che il Veneto potrà acquistare direttamente, al prezzo di costo, i cannabinoidi ad uso terapeutico, mentre finora ospedali e farmacie potevano solo importarli dall’estero, su esclusiva responsabilità del medico richiedente, con lunghe attese per tempi e modalità di ordine e di consegna (circa sei mesi) e spese maggiorate da sette a dieci volte il costo effettivo. Nonostante siano contemplati dalle tabelle ministeriali fin dal 2007, in Italia non ci sono infatti produttori registrati di questi farmaci, efficaci nelle cure palliative e antalgiche. Ne potranno beneficiare in particolare i malati terminali, i pazienti colpiti da malattie croniche irreversibili, come Sla e distrofia muscolare, chi soffre di Alzheimer e morbo di Parkinson, ma anche i soggetti con glaucoma, neoplasie, patologie neurologiche, traumi cerebrali e asma. Per il 2012 la Regione stanzierà 1oo mila euro, utili ad assicurare la gratuità dei medicinali, ma a regime la somma lieviterà: si calcola che il costo annuo per trattare cento malati di sclerosi multipla si aggiri sui 500 mila euro. Intanto però la soddisfazione è bipartisan. «E’ una scelta di civiltà — dice il relatore della legge, Pietrangelo Pettenò (Federazione della Sinistra veneta) — che consentirà ai malati e al servizio pubblico regionale di non dipendere esclusivamente dalle importazioni dall’estero per l’approvvigionamento dei cannabinoidi, con grande risparmio di tempo, costi e disagi». «La lotta al dolore e l’offerta di cure palliative e di fine vita sono una priorità per noi», aggiunge Leonardo Padrin (Pdl), presidente della commissione Sanità e correlatore del provvedimento. Ma Serpelloni non si arrende: «Niente da obiettare sulla distribuzione, che è competenza della Regione: se i contribuenti veneti sono pronti a farsi mettere in conto anche questi farmaci, ben venga Per la produzione, però, è necessaria l’autorizzazione dello Stato e quando il testo della legge veneta arriverà al ministero della Salute appureremo se rispetti tale diktat .