Bus “vietati” ai disabili, condannato il Comune di Roma

La Repubblica
Chiara Piselli

 Roma – “Mi ero stufato: ho soltanto preteso un po’di legalità”. È soddisfatto Gustavo Fraticelli, che ha vinto la sua causa contro il Comune di Roma portando davanti a un giudice la rabbia e la fatica di un passeggero in carrozzina che non può prendere un autobus. Il procedimento aperto nel 2009 dall’associazione Luca Coscioni che ha agito in giudizio per conto di Fraticelli – si è concluso con una sentenza senza precedenti in Italia, cruciale per il riconoscimento dei diritti dei disabili.
Il tribunale di Roma ha condannato il Comune per condotta discriminatoria, dichiarandolo responsabile per aver impedito a Fraticelli di accedere alle fermate degli autobus a causa delle barriere architettoniche. Infatti, come conferma un dossier dell’associazione, la gran parte dei marciapiedi del I Municipio non sono a norma perché privi della rampa: su 460 fermate il 57% è inaccessibile. Con la sentenza, il giudice condanna il sindaco a realizzare, entro un anno, un piano per la messa a norma dei marciapiedi di 5 fermate in centro.
Inoltre, il Comune dovrà risarcire un danno non patrimoniale di 5mila euro, soldi che Fraticelli ha scelto di devolvere all’associazione Luca Coscioni come fondo per le prossime azioni legali. “Sono risultati possibili nonostante la pubblica amministrazione sembri una controparte invincibile”, dice l’avvocato Gerardi. “Parte dunque da Roma- afferma la segretaria dell’associazione, Filomena Gallo – una campagna nazionale di affermazione dei diritti delle persone con disabilità”.