Testamento biologico Saro e Lega: va esteso il modello Gradisca

Il Messaggero Veneto

 

municipio di gradisca d'isonzoTRIESTE. Pdl e Lega Nord dicono sì al registro comunale per il testamento biologico: Ferruccio Saro propone di estendere il modello-Gradisca a tutta la regione, mentre l’Udc vuole frenare i «protagonismi» e il Pd lascia libertà alle singole amministrazioni. Mentre il testo di legge sul testamento biologico è approdato al Senato, il sindaco di Gradisca d’Isonzo Franco Tommasini, del Pd, non ha voluto aspettare, e con il voto del Consiglio comunale ha istituito il registro per la sua cittadina.

 

 

 
«Gradisca d’Isonzo può rappresentare un valido esempio – commenta il senatore Pdl, – che tutti i comuni del Friuli Venezia Giulia potranno seguire. Le decisioni degli enti locali possono contribuire a sviluppare una legislazione innovativa che consenta la libera espressione delle volontà dei cittadini e il rispetto delle stesse in sede giuridica ed operativa».
 
La posizione di Saro, vicino alla battaglia di Beppino Englaro, era nota. Il coordinatore regionale del Pdl Isidoro Gottardo spiega invece che «quello di Gradisca è un servizio, non toglie o aggiunge nulla» e invita a riportare l’attenzione al dibattito nazionale. «Il problema – dice – è la separazione tra eutanasia e accanimento terapeutico, la questione è molto difficile. Io sono contro l’accanimento terapeutico, che può essere utile alla ricerca, ma non alle famiglie e soprattutto non può avvenire contro la volontà del singolo e della famiglia. D’altra parte sono decisamente contrario alle forme di eutanasia mascherata».
 
La Lega Nord, che sulla vicenda Englaro ha sempre tenuto un basso profilo sostenendo che si tratta di questioni personali in cui la politica non può dire cosa è giusto o sbagliato», approva il modello Gradisca. Il capogruppo in Consiglio regionale Danilo Narduzzi chiarisce: «Noi siamo per il rispetto della vita. Ma se qualcuno dichiara per tempo le sue volontà è giusto che queste vengano seguite». Ok al registro, «valuteremo anche noi l’opportunità», spiega il leghista.
 
«Non siamo contrari in linea di principio, anche se non credo sia la strada giusta in assoluto», dice invece il segretario regionale dell’Udc, Angelo Compagnon, che però invita a non «fare una rincorsa al protagonismo. E’ in corso un dibattito parlamentare, il testo è già al Senato, lasciamo che si concluda». Punta invece sulla scelta dei singoli enti il Pd che punta sul metodo democratico del voto e della decisione. Le assemblee elettive degli enti locali, in base a prerogative e limiti stabiliti, prendono decisioni che chiedono di essere rispettate. ».
 
In allegato due articoli sempre tratti dal Messaggero Veneto

relativi al primo registro dei  testamenti biologici nella regione Friuli Venezia Giulia, grande risultato  ottenuto dai compagni di Gorizia Lorenzo Cenni, Pietro Pipi e Ugo Raza.